24 apr 2020

Un mio intervento del 2012 nel Consiglio provinciale di Cosenza sulla sanità provinciale al collasso.

Il mio intervento al Consiglio provinciale del 15 ottobre 2012 convocato per discutere l'ordine del
giorno "SANITA' AL COLLASSO. Necessari interventi urgenti e mirati per garantire le prestazioni sanitarie ed i servizi ospedalieri a tutela della salute dei cittadini".

In quella sede evidenziavo, tra molte altre cose, alle Istituzioni, sindaci, consiglieri e assessori provinciali, consiglieri regionali, deputati, senatori, e alla Politica presenti, la necessità di richiedere al commissario Scopelliti e al Ministero della Salute l’attivazione di un secondo HUB in provincia di Cosenza e precisamente nella Sibaritide.

A tale richiesta "Scopelliti & Co", purtroppo non diedero alcun seguito. La stessa, purtroppo, non fu sostenuta dalla quasi totalità della Politica cosentina che in parte non aveva ben compreso l’utilità della stessa e nella parte restante, quella che da sempre ha impedito che il nostro territorio “avesse maggiore importanza e rappresentanza“, aveva capito fin troppo bene a cosa sarebbe servita.

Oggi, dopo 8 anni, il deputato Sapia la ripropone. Speriamo possa trovare accoglimento e che si possa finalmente attuate una concreta riorganizzazione dell’offerta sanitaria su tutto il territorio della Sibaritide.


23 apr 2020

Sanità Sibaritide: Basta Campanilismi, occorre proposta unica condivisa.

I Cittadini della Sibaritide continuano ad essere i più penalizzati in termini di offerta sanitaria
dell’intera regione Calabria. A fronte di una popolazione di circa 200 mila persone, i posti letto disponibili nell’unica struttura sanitaria pubblica attiva sul territorio, lo Spoke condiviso Rossano-Corigliano, sono circa 180 con una percentuale di appena 0,9 posti letto per mille abitanti. Con tali numeri è evidente che ai cittadini viene negato il diritto alla salute e chi ha responsabilità di gestione della nostra sanità deve porre immediatamente rimedio a tale assurda situazione. 

Nel 2010 con lo scellerato piano di rientro dal deficit sanitario sono stati soppressi nel territorio 2 ospedali, Cariati e Trebisacce, e sono stati accorpati in uno solo quelli di Corigliano e di Rossano. Siamo passati da un’offerta sanitaria pubblica territoriale di 420 posti letto suddivisi in 4 presidi ospedalieri, ad unica offerta concentrata nell’area urbana Corigliano-Rossano che sulla carta avrebbe dovuto avere circa 270 posti letto. Una riduzione drastica del 35% che ha interessato in tale entità solo questa parte di territorio regionale. A nulla sono valse le ripetute proteste dei singoli territori di Cariati e di Trebisacce, lasciati inspiegabilmente soli dal resto del territorio. Il commissario, per logiche, solo ed esclusivamente, politiche e non tecnico – programmatorie, di forza approvò con il DPGR 18/2010 quel piano che ha ridotto in modo vergognoso la sanità territoriale della Sibaritide. 

Purtroppo, allora come oggi, i territori continuano a rivendicare, ognuno per se, il diritto ad una sanità pubblica funzionante ed efficiente. E chi di competenza continua ad operare infischiandosene completamente di quanto viene richiesto da questa parte di Calabria che conta 39 comuni e quasi 200 mila abitanti. 

È, pertanto, improcrastinabile, la necessità di formulare una proposta complessiva ed unitaria dell’offerta sanitaria del territorio della Sibaritide sostenuta da tutti i Sindaci ed in primis dal Sindaco di Corigliano – Rossano Falvio Stasi. Una proposta che superi, finalmente, i campanilismi che da sempre caratterizzano le rivendicazioni, giustissime, dei singoli comuni, e che garantisca, attraverso la valorizzazione delle 4 strutture ospedaliere presenti, il sacrosanto diritto alla salute a tutto il territorio che va da Rocca Imperiale fino a Cariati. Una proposta che rivendichi la creazione di un secondo Spoke sul territorio e l’attivazione complessiva nelle 4 strutture ospedaliere di almeno 376 posti letto per acuti. Posti che non sono altro che quelli previsti per il Nuovo Ospedale della Sibaritide di cui ancora purtroppo non si conosce il destino e che sarebbero comunque inferiori ai 582 che spetterebbero ai cittadini della Sibaritide se si dovesse rispettare il criterio previsto dalle normative di 3 posti letto ogni mille abitanti. 

La fragilità dimostrata dalla nostra offerta sanitaria in questi dieci anni e negli ultimi mesi, in particolare, ci impone di non perdere altro tempo. Il prossimo consiglio comunale di Cariati, che si terrà nei prossimi giorni in seduta aperta alla partecipazione dei sindaci del territorio, può diventare il punto di partenza per questa nuova proposta territoriale alla quale per forza di competenza dovrà dare ascolto e seguito.

11 apr 2020

La vergogna della tenda per il triage all'ospedale di Cariati




In questo video, girato questa mattina, vi mostro le condizioni della Tenda del pre Triage installata lo scorso 13 marzo alla presenza in pompa magna del sindaco FF di Cariati e di altri disamministratori del nostro comune. 

La tenda, che dovrebbe far parte delle misure di contenimento dei contagi da Coronavirus in vigore attulamente in Italia, rappresenta uno dei tanti strumenti per una presa in carico efficace ed efficiente dei possibili casi di Coronavirus e, nello stesso tempo, dovrebbe consentire di non esporre a rischio di contagio gli altri cittadini in attesa al pronto soccorso, i sanitari e di conseguenza anche tutti coloro che frequentano o sono ricoverati in ospedale. La stessa dovrebbe delineare un percorso dedicato e riservato alle persone che si presentano al Pronto Soccorso con sintomi influenzali (febbre, tosse, raffreddore e mal di gola). 

A Cariati niente di tutto questo! 

Totale abbandono, degrado, menefreghismo di chi continua a predicare bene, con i selfie e con i comunicati stampa farlocchi, e poi opera in direzione totalmente opposta a quelli che sono gli interessi dei cittadini. A cominciare dalla questione dell'Ospedale di Cariati. 

VERGOGNA!

8 apr 2020

Emergenza COVID19

E' passato quasi un mese dal DPCM "Cura Italia" con il quale per motivi di contenimento della diffusione del CoronaVirus si è deciso di procedere alla chiusura di tantissime attività produttive. 
Ad oggi, purtroppo, con una situazione sociale esplosiva, ancora nessun euro è stato erogato in favore delle imprese, degli autonomi, dei dipendenti e questo Governo, quotidianamente ormai, sceglie di non adottare provvedimenti concreti e scegli di prendere per i fondelli il popolo italiano.
L'ultima trovata di Conte il "più poderoso provvedimento nella storia della Repubblica", nel quale elargiscono alle imprese italiane solo ed esclusivamente prestiti bancari che dovranno restituire nei prossimi anni e nemmeno a costo zero. Il ministro Patuanelli lo spaccia come il provvedimento "più ampio in Europa".
In Germania e in quasi tutti gli altri Paesi dove ci sono Governanti capaci, gli aiuti sono concreti ed erogati in tempi rapidissimi. Soprattutto, vengono erogate somme a fondo perduto che consentono a chi in difficoltà di superare questa drammatica fase.
Da Noi, in Italia, ci si perde tra l'incapacità e i mille rivoli di una burocrazia che in questa particolare momento storico andrebbe totalmente abolita. Ma, forse, complicare le cose è la scelta di chi non vuole aiutare concretamente i Cittadini italiani. 

L’Italia ha bisogno di provvedimenti seri e concreti, e ne ha bisogno subito. Ne va della vita e del lavoro di decine di milioni di nostri connazionali.



6 apr 2020

Considerazioni sulla Sanità calabrese inviate al vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri


Ho postato in data odierna sulla pagina Facebook del vice Ministro della Salute, dottor Pierpaolo Sileri, queste brevi considerazioni sulla Sanità calabrese.


Gentile Dottor Sileri,

la ringrazio per l’enorme sforzo che sta compiendo in queste settimane e per l’approccio nuovo e competente che sta mettendo nell’esercizio di questo delicato ruolo a cui è stato chiamato.

Le scrivo dalla Calabria e con molta franchezza devo dirle che, purtroppo, i problemi reali, quelli di cui i giornalisti come Giletti e i commissari, che dovrebbero rispondere solo al Governo, essendo la Sanità calabrese commissariata, non vengono portati alla Sua attenzione e, quindi, restano inaffrontati.

Questi problemi, che non fanno audience e che continuano a lasciare Noi calabresi senza alcuna offerta sanitaria degna di un Paese civile, scaturiscono da vergognose gestioni, anche attuali, di un piano di rientro che da più di dieci ormai non ha operato nella direzione del risanamento e dell’efficentamento dell’offerta sanitaria pubblica. A fronte della riduzione costante della spesa sanitaria pubblica, per ogni Cittadino calabrese vengono investiti circa 15€ pro capite che rappresenta la più bassa per tutta l’Europa, nessun taglio si è operato in favore del privato.

In Calabria, dottor Sileri, la sanità privata si fa solo con i soldi pubblici, che continuano ad essere elargiti senza alcuna riduzione alle lobby che negli ultimi dieci anni hanno gestito quasi 5 miliardi di euro di risorse pubbliche. Ai Calabresi, in nome del contenimento della spesa pubblica, sono stati richiesti sacrifici ma, nonostante questi sacrifici, sono stati privati di poter ricevere una degna assistenza sanitaria pubblica. I vari commissari, calati dal governo a gestire la nostra sanità in realtà difficili di cui nulla conoscevano e conoscono, hanno continuato e continuano ancora oggi a tagliare solo le risorse e l’offerta sanitaria destinate al pubblico. Nulla è stato tagliato sulle risorse destinate al privato. Le risorse pubbliche destinate ai Privati della sanità calabrese sono passate dai 440 milioni di euro del 2009 a 430 milioni di euro del 2019! Il tutto con la complicità dei commissari, della politica, delle organizzazioni criminali e con il silenzio complice, magari prezzolato, di chi avrebbe dovuto controllare e non lo ha fatto e di chi avrebbe dovuto pianificare e programmare in modo diverso le poche risorse destinate alla Nostra Sanità e che invece ha continuato ad operare scelte scellerate sulla testa dei Calabresi.

Confido molto in Lei, dottor Sileri. Metta mano seriamente a questo disastro. Passata questa emergenza, si impegni a rivedere l’offerta sanitaria pubblica nella nostra Regione e rimetta mano al decreto del commissario Scopelliti 18/2010, che ha prodotto solo sfracelli per l’offerta sanitaria pubblica e tantissime ricchezze per i privati. Con quel decreto si sono chiusi Ospedali, senza santi in paradiso, senza alcuna logica di contenimento della spesa e si sono lasciati territori della nostra regione con LEA al di sotto di 1 per mille abitanti. Buon lavoro e grazie ancora per il Suo impegno.
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