27 mar 2020

Discarica di Scala Coeli finalmente una buona Notizia!

Il Tribunale Amministrativo della Calabria, ha annullato il decreto autorizzativo emesso dalla Regione Calabria della discarica di Scala Coeli.
Con decreto pubblicato il 26 marzo il TAR Calabria si è pronunciato sul ricorso proposto dall’Agenzia del Demanio della regione Calabria ed ha disposto l’annullamento del decreto autorizzativo della discarica di rifiuti speciali non pericolosi di località Pipino nel comune di Scala Coeli.

Per il TAR Calabria sussiste anzitutto il periculum in mora posto che la realizzazione del progetto da parte del controinteressato potrebbe implicare modifiche alle consistenze dei beni oggi certamente demaniali.

La cosa gravissima è che la Bieco ha già iniziato i lavori di ampliamento infischiandosene totalmente dei ricorsi pendenti al tribunale amministrativo regionale della Calabria. Quello dell'Agenzia del Demanio e quello dell'Associazione Legambiente che, ricordo, aveva chiesto a tutte le Istituzioni del territorio di sostenere.

A proposito del ricorso di Legambiente, il consiglio comunale di Cariati, convocato dal gruppo consiliare di Cariati Unita, lo scorso 16 dicembre ha deliberato all'unanimità "di dare indirizzo al Sindaco ed alla Giunta comunale affinché valutino l’opportunità di un ricorso al TAR Calabria avverso il decreto n°14284/2019 di autorizzazione all’ampliamento della discarica di Scala Coeli". 

Richiesta fatta per fare pressioni istituzionali forti presso il TAR rispetto ad una discarica che da sempre la grandissima parte del Territorio non vuole e che, se realizzata, minerebbe per sempre la vocazione agricola e turistica dello stesso.

Come Gruppo di Opposizione avevamo chiesto con forza che il Comune di Cariati e tutti i Comuni del Territorio, che stranamente avevano disertato i lavori del Consiglio ad eccezione del Sindaco di Bocchigliero, Alfonso Benevento, proponessero ricorso al TAR Calabria contro il decreto autorizzativo di ampliamento della discarica di Scala Coeli.

Purtroppo, il sindaco facente funzioni del comune di Cariati e la giunta comunale, nonostante un mandato all'unanimità del Consiglio comunale, non hanno inteso proporre alcun ricorso al TAR e di tale scellerata scelta non hanno voluto informare ne i consiglieri comunali, ne i Cittadini di Cariati.

In data 28 gennaio, in qualità di Consigliere comunale, ho chiesto con nota inviata a mezzo PEC al sindaco e al presidente del consiglio comunale "di sapere se il Sindaco e la Giunta comunale hanno dato seguito al mandato ricevuto con deliberazione di Consiglio comunale n° 37/2019 ovvero, hanno valutato concretamente l’opportunità di proporre ricorso al TAR Calabria avverso il decreto n° 14284/2019 di autorizzazione all’ampliamento della discarica di Scala Coeli e se tale ricorso è stato o meno proposto".

Ad oggi, sono passati 60 giorni esatti dalla mia richiesta e nessuna risposta è arrivata dal sindaco, da qualsivoglia assessore e dal presidente del consiglio comunale. Tutto ciò, è in netta violazione con il Decreto Legislativo n.267/2000 che all’articolo 43 prevede l’obbligo per il Sindaco o gli assessori da esso delegati di rispondere entro trenta giorni alle ad ogni  istanza presentata dai consiglieri.

Evidenzio ahimè, che questa non è la prima volta che nessuna risposta è arrivata su interrogazioni e richieste presentate al sindaco di Cariati e al presidente del consiglio comunale da noi Consiglieri comunali di opposizione. Il tutto in barba alla tanto decantata trasparenza amministrativa, di mera facciata, che in ogni occasione la sospesa sindaca di Cariati sbandiera ai quattro venti.

La posizione assunta dal sindaco facente funzioni e dall'intera giunta comunale di Cariati rispetto al ricorso al TAR Calabria contro il decreto autorizzativo di ampliamento della discarica di Scala Coeli, nonché, il silenzio tombale che hanno, di proposito, calato su questa vicenda conferma, ancora una volta, l'assoluta incapacità politica di chi continua a stare comodo a palazzo Venneri senza produrre nulla di positivo per i Cittadini e per il Territorio. 

Mi auguro che sia il ricorso dell'Agenzia del Demanio, che quello di Legambiente possano essere accolti dal TAR Calabria, e che si possa porre fine ad una vicenda squallida e vergognosa nella quale anche quelli che da sempre predicano bene e poi razzolano male hanno le loro responsabilità.


19 mar 2020

Ospedale di Cariati: amministrazione debole e inadeguata a tutelare gli interessi dei Cariatesi

La pochezza politico-amministrativa di questa amministrazione comunale non ha eguali nella storia di Cariati. 
Ad un importantissimo incontro col il commissario dell'ASP, nel quale si sarebbe dovuto, a gran voce possibilmente, far capire l'importanza, per il sistema sanitario calabrese e per la tutela della salute dei cittadini, delle strutture ospedaliere assurdamente dismesse nel 2010, e, in particolare, l'ospedale di Cariati, il sindaco facente funzioni preferisce non partecipare e restare comodamente a Cariati. 
Io non comprendo ancora i motivi di tale scelta, evidentemente dettata da altre logiche alle quali bisogna sottostare silenti, e, soprattutto, non comprendo come si possa partecipare ad un importante riunione come quella di ieri senza una strategia, senza uno straccio di documento, senza formulare una richiesta chiara e precisa e con una rappresentanza composta da tre dipendenti del sistema sanitario calabrese, di certo in posizione subalterna rispetto all'interlocutore. 
Tutto questo, ha rappresentato per Cariati un forte segnale di debolezza che ha facilitato, e non di poco, la sentenza emessa dal commissario Zucccatelli che ha ribadito, ancora una volta, ciò che il 95% della Popolazione cariatese non riesce ad accettare.
L'invito che mi sento di rivolgere a tutti i Cariatesi e a tutti i cittadini del basso Ionio cosentino e dell'alto Crotonese che vogliono concretamente e non a parole la riapertura dell'Ospedale di Cariati, è quello di non mollare e di continuare a far capire in ogni modo e con ogni mezzo a chi di competenza, che il nostro Ospedale è necessario per il buon funzionamento della Sanità calabrese e, per questo e non per mere richieste campanilistiche, deve essere riaperto. Subito!

17 mar 2020

Cariati, la maggioranza predica bene e razzola male


Avendo appreso dalla stampa che il prossimo 18 marzo si sarebbe tenuto un incontro a Cosenza tra l’amministrazione comunale di Cariati e il Commissario dell’Asp Giuseppe Zuccatelli” per discutere in merito a un “possibile inserimento dell’ex Ospedale V.Cosentino nella rete di emergenza in predisposizione da parte dell’ASP, in data 16 marzo abbiamo richiesto per iscritto a mezzo PEC al sindaco ff di Cariati se fosse stata sua intenzione investire di tale problematica la commissione sanità costituita in seno al Consiglio comunale e composta da consiglieri di maggioranza e minoranza e se i componenti della stessa commissione avrebbero fatto parte della delegazione che il 18 marzo avrebbe incontrato e discusso con il commissario Zuccatelli. 

Alla stessa facente funzioni, abbiamo richiesto quanto sarebbe stato prospettato e richiesto al commissario dell'ASP di Cosenza e se fosse stata sua intenzione predisporre un apposito documento da depositare all’attenzione dello stesso.

Sempre nella nostra richiesta, facevamo presente della convocazione da parte del sindaco di Corigliano-Rossano del comitato di rappresentanza della conferenza dei sindaci dell’ASP, con all’ordine solo la questione degli ospedali delle aree interne e che nessun accenno si faceva alla problematica degli ospedali di area svantaggiata come Cariati con una richiesta di un'immediata forte presa di posizione nei confronti del sindaco Stasi e nei confronti della conferenza dei sindaci ASP.

Oggi pomeriggio la sindaca facente funzioni di Cariati ci ha comunicato a mezzo PEC una nota nella quale ci comunica che "per motivi di sicurezza e prevenzione visto il delicato momento di emergenza sanitaria l'incontro è rivolto solo a 2 persone". 

Niente altro rispetto alle richieste formulate con la Nostra nota del 16. Nessun cenno rispetto alla convocazione preventiva della commissione sanità istituita in seno al consiglio comunale di Cariati e della quale fanno parte oltre al sindaco i consiglieri Crescente e Ciccopiedi.

Nessun cenno a chi saranno i due rappresentanti che il domani incontreranno il commissario Zuccatelli e, soprattutto, cosa questi due rappresentanti andranno a chiedere al commissario Zuccateli. Nessun cenno, nessuna protesta nei confronti della conferenza dei Sindaci che ieri ha tranquillamente deliberato sull'argomento posto all'ordine del giorno e senza aver preso nessuna posizione in favore degli ospedali di area svantaggiata come Cariati.

Ancora una volta, qualcuno predica bene, attraverso enunciazioni di facciata contenute in comunicati seriali dei quali, evidentemente, disconosce totalmente il contenuto, e razzola male, procedendo senza tenere conto di quanto annunciato e deliberato dal consiglio comunale di Cariati e, senza tenere in alcuna considerazione, quello che il 95% dei Cariatesi e il 99% del territorio del basso ionio cosentino e dell'alto crotonese stanno chiedendo: una sola voce per ottenere da subito la riapertura dell'ospedale di Cariati.

Invitiamo la facente funzioni a riformulare la sua risposta ed a rendere partecipe di tale iniziativa la commissione consiliare sanità la quale rappresenta l'intero consiglio comunale di Cariati.

10 mar 2020

Il Tavolo permanente in difesa del Territorio del basso Ionio cosentino chiede la riapertura dell'Ospedale di Cariati

Il Tavolo permanente in difesa del Territorio del basso Ionio cosentino, costituito da singoli e associazioni, chiede a gran voce in questo difficile momento che il Paese sta vivendo a seguito del Covid19, la riapertura immediata dell’Ospedale “V. Cosentino” di Cariati.

Ci uniamo al coro di voci che da più parti negli ultimi giorni si è alzato sulla necessità di riaprire gli ospedali chiusi nel recente passato che, in una logica di contenimento della spesa sanitaria, iniqua e fortemente penalizzante per l’intero territorio del basso Ionio cosentino e del suo interland, è risultata fallimentare e perniciosa per l’intero sistema sanitario calabrese. Infatti, la spesa sanitaria non è stata affatto contenuta, anzi è aumentata, mentre il servizio sanitario offerto ad intere popolazioni ha manifestato evidenti criticità e carenze, con livelli essenziali di assistenza (LEA) inferiori ai paesi meno sviluppati del terzo mondo.

Il silenzio totale dell’Amministrazione Comunale di Cariati , che al di là di comunicati stampa di circostanza, non ha ritenuto di esprimere attraverso i canali istituzionali e con atti formali la necessità della riapertura del presidio ospedaliero di Cariati, ci impone come cittadini fortemente preoccupati per la velocità di diffusione del Covid19 anche nelle Regioni meridionali del Paese, di rivolgere appello alla Presidente della Regione Calabria, di sostenere presso il Ministero della Salute e presso gli uffici del Commissario per la Sanità della Calabria, di voler riattivare nell’immediato il Presidio ospedaliero di Cariati, inserendolo nella rete ospedaliera regionale per acuti e dotandolo di tutto quanto necessario per poter dare risposte sanitarie ad un vasto territorio che oggi è totalmente scoperto e per far fronte all’emergenza che si prospetta anche per il nostro territorio. La struttura di Cariati non solo consentirebbe, da subito, al sistema sanitario calabrese di reperire spazi idonei per far fronte all’emerga sanitaria in atto ma, ritornerebbe a dare risposte sanitarie adeguate a tutto il basso Ionio cosentino e l’altro Crotonese.

Come comitato chiediamo, inoltre, alla Presidente Santelli e al Dipartimento di Protezione Civile di installare anche a Cariati una struttura amovibile provvisoria (pre-triage) che consentirebbe di aiutare a gestire con maggior sicurezza i pazienti considerati a rischio, tutelando, così, anche il personale sanitario operante nel PPI di Cariati.

Tutto ciò è stato riportato in un Documento, che abbiamo chiesto ai Sindaci del Territorio di condividere e sottoscrivere, che invieremo alla Presidente della Regione Calabria Santelli.

Il Comitato, nel denunciare ancora una volta il disinteresse dell’Amministrazione comunale di Cariati per la sanità pubblica e in particolare per l’Ospedale di Cariati, auspica che la Presidente della Regione, on. Santelli, raccolga da subito questo invito e si attivi nell’immediato per riattivare una degna offerta sanitaria nel basso Ionio cosentino e nell’altro Crotonese.


Il Blog di Leonardo Trento © Tutti i Diritti riservati - 2020. Powered by Blogger.