5 dic 2016

Referendum Costituzionale del 4 dicembre: Il NO ha stravinto!

Il risultato del Referendum ha confermato ciò che era nell'aria e che solo qualche accanito parteggiatore democratico, poco consapevole del contenuto della Deforma costituzionale, si ostinava a non voler recepire. Ed anche i commenti del post Voto continuano in questa strana direzione. Il NO ha stravinto. E non per meriti dei Sostenitori Politicanti del NO! Il NO ha stravinto perchè gli Italiani si sono ribellati a questa politica inutile. Perché, ancora una volta si è persa un'occasione storica. Era accaduto con Monti. Ha continuato Renzie! Tutti e due con il forte favore degli Italiani avrebbero potuto SERIAMENTE rivoltare il Sistema Italia. Riformare per davvero il Nostro Paese anche assumendo scelte drastiche anche contro la Politica che, però, sarebbero state sostenute dalla stragrande maggioranza degli Italiani. Invece, si è preferito "riformacchiare", senza incidere per davvero negli sprechi, nel superamento del Bicameralismo con l'abolizione del Senato e la riduzione reale dei Deputati, una legge elettorale capace di eliminare i "nominati" dal palazzo, l'abolizione Vera delle Provincie e di tutti gli altri Enti considerati inutili (ai quali però si è preferito solo cambiare nome e niente più), all'avvio di una riforma reale dei livelli istituzionali dello Stato che avrebbe attribuito competenze e risorse certe ad ogni livello. Di questo e di tante altre cose ha bisogno l'Italia. Le prese in giro non sono piaciute! Anche perchè oggi tutti sono in condizione di informarsi e di approfondire e, soprattutto, la situazione reale del Paese è molto diversa da quella che in questi mesi ci è stata artatamente propinata da Renzie. Gli Italiani abbiamo dato una bella risposta alle tante prese in giro dell'ex presidente del Consiglio, che tanti, soprattutto giovani, vogliono far passare in queste ore come Vittima di un'Italia che non ha compreso il senso del Referendum del 4 dicembre. Purtroppo per loro, le abbiamo capite fin troppo bene ed il risultato è fin troppo chiaro e limpido. Mi auguro che questo risultato possa servire nell'immediato futuro ad avviare una reale stagione di Riforme e di rivoltamento positivo dell'Italia dei quali una nuova, vera, autentica sinistra deve farsi promotrice e interprete.

18 mar 2016

Calabria assente ingiustificata al Prowein a Düsseldorf



Per tutti gli amanti del vino si è tenuta a Düsseldorf la fiera del Vino più importante in Europa: la Prowein. Per la sua molteplicità, la ProWein è senza dubbio unica al mondo. In nessun’altra manifestazione fieristica viene presentata un’offerta così vasta di prodotti internazionali. Alla 23ª edizione della ProWein sono state rappresentate a Düsseldorf tutte le regioni vinicole più rilevanti del mondo, tra cui anche numerosi leader del mercato europeo e d’oltremare. Tra le più grandi nazioni rappresentate dagli espositori hanno preso parte quest‘anno l’Italia (1.500), la Francia (1.300), la Germania (1.000), la Spagna (550), l’Austria (320), il Portogallo (300) e i Paesi d’oltremare (600). A questi vanno aggiunti circa 420 espositori provenienti da 30 Paesi, con i loro particolari prodotti alcolici. Complessivamente gli espositori presenti erano provenienti da 59 nazioni. 
Quest’offerta ha attirato a Düsseldorf 55mila visitatori specializzati provenienti da tutto il mondo. Ciò corrisponde ad un aumento di circa il 6% rispetto all’anno precedente (edizione 2015: 52mila visitatori specializzati provenienti da 123 Paesi). Pertanto la ProWein sta diventando sempre più uno dei più importanti eventi globali: quest’anno i visitatori sono pervenuti da 126 differenti Paesi. Un visitatore su due, arrivato a Düsseldorf, era proveniente dall’estero. L’incremento più alto è stato registrato fuori dall’Europa tra i visitatori d’oltremare, soprattutto dall’Asia. In generale continua la tendenza della ProWein ad attirare soprattutto i decisori con elevata competenza d’acquisto: oltre il 70% dei visitatori appartenevano al top o medio management. 
Erano presenti tutte le Regioni Italiane! Tutte tranne una. Quella dall’antico nome Enotria; quella con una superficie a vigneti di circa 12mila ettari ed una produzione per ettaro di circa 110 quintali; quella che conta 36 vitigni autorizzati dei quali il 50% autoctoni, pari al 60% della superficie vitata; quella che secondo Coldiretti nel 2015 ha realizzato una produzione di circa 400 mila ettolitri di vino con un incremento del 10% rispetto al 2014; quella nella quale operano decine di Cantine che ogni giorno si sforzano per realizzare vino di qualità. 
Per chi non lo avesse capito sto parlando della Calabria! 
Eppure la Regione Calabria sostiene di destinare al settore un’attenzione particolare, talmente particolare da disertare totalmente l’appuntamento più importante in Europa per gli addetti del settore del vino, lasciando in perfetta solitudine quei pochi produttori che comunque hanno partecipato singolarmente all’appuntamento di Düsseldorf.
Le altre Regioni investono risorse mirate per creare marchi e brand regionali e di puntare su questo oltre che sulla qualità. Noi, nonostante i proclami e le frasi fatte, continuiamo a non avere nessuna visione collettiva e unitaria della promozione e valorizzazione della nostra terra e dei nei nostri prodotti. A cominciare dal vino!
PS: L’unica Calabria che ho avuto il piacere di leggere era, purtroppo, nello stand dell’Australia: li ho trovato una Cantina dal nome “Calabria Family Wines”. Tutti, allora, in Calabria, possono dormire sonni tranquilli!

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