Una delle prime cose sulle quali, come amministrazione ci siamo impegnati, è stata l’interruzione, coraggiosa, di un procedimento amministrativo in base al quale, quanti oggi tentano invano di disinformare e fomentare i pescatori, avevano addirittura regalato una parte del Porto ad un privato. Ci siamo imposti ed abbiamo anzi tutto restituito il porto ai cariatesi ed ai pescatori, onorando quello che era il primo punto e della coalizione Amiamo Cariati e del programma amministrativo.
Non ha usato mezze parole Leonardo TRENTO, intervenendo ieri sera (Mercoledì 3 Giugno) in un’affollatissima piazza Madonnina, sul Lungomare di Cariati, in un comizio –ha detto- non in programma ma resosi necessario per spiegare ai cittadini, fin nei dettagli, soprattutto ai pescatori, tutte le politiche e l’attenzione che sin dall’inizio l’Amministrazione guidata da Filippo SERO ha avuto rispetto al Porto, i cui lavori di ultimazione sono oggi sotto gli occhi di tutti. TRENTO ha chiaramente denunciato il tentativo di quanti stanno entrando nelle case dei pescatori creando allarmismi e diffondendo falsità di ogni tipo sui lavori e sulla funzione della parte peschereccia e commerciale dell’importante infrastruttura. Ha poi ricordato il suo impegno, da consigliere di opposizione, durante la Giunta ARCUDI, per impedire che tutto il porto venisse regalato alla società Italia Navigando che, oggi, è fallita. Se avessimo aderito allora a quella proposta –ha scandito TRENTO- adesso sì che i pescatori di Cariati dovrebbero fuggirsene altrove, come qualche sprovveduto va dicendo in giro, ignorando documenti storia e evidenza Il presidente uscente del consiglio provinciale ha ripercorso tutte le fasi che, dal 2007 ad oggi, hanno visto impegnato l’Esecutivo nel recupero di finanziamenti per ultimare un’opera che, dopo un trentennio dalla prima pietra, era stata abbandonata in una situazione di degrado. Al nostro insediamento –ha detto TRENTO- il porto era un disastro. E’ stata quindi ricordata la delibera del 2007 con la quale l’Assessore Regionale socialista Luigi INCARNATO è riuscito a far passare il progetto di una rete portuale di 8 porti, tra cui quelli non di primo livello di Cariati e Cetraro, invece dei 60 indicati nell’originaria impostazione. Fu nel novembre del 2007 –ha ricordato il candidato socialista- che si aprì uno spiraglio per il porto di Cariati, con quei 3 Milioni e 700 Mila euro individuati attraverso una misura sui residui dei fondi POR. Abbiamo anche rischiato di non poter usare quei fondi –ha aggiunto TRENTO- perché dal 2001 in poi qualcuno si era dimenticato di pagare la concessione al demanio e di completare l’iter di collaudo per tutte le opere connesse al porto, realizzate a partire addirittura dagli anni ’80; iter che noi abbiamo ripreso e portato a termine nel Giugno del 2008. Ed anche qui, c
ome per tutto quello diciamo, ci sono carte e documenti (che TRENTO ha riportato ed esibito sul palco, fornendone puntualmente copia agli elettori). Nessun finanziamento il porto avrebbe potuto ottenere, se prima non avessimo provveduto, con capacità e senso di responsabilità , a sanare tutti i contenziosi lasciati aperti primo fra tutti quello con l’agenzia del demanio. Siamo riusciti -ha continuato- a far ammettere il porto dei pescatori di Cariati alla misura prevista dall’Assessorato regionale al turismo e non di quello ai lavori pubblici, come pure qualche sprovveduto continua a ripetere. Leonardo TRENTO ha quindi informato circa il COLLAUDO STATICO DELL’OPERA, AVVENUTO LO SCORSO 20 MAGGIO, replicando indirettamente ad indiscrezioni che attribuivano al presunto mancato collaudo il rinvio della inaugurazione ufficiale del porto al 13 Giugno decisa –ha ripetuto TRENTO- solo per evitare di dover interrompere una festa a causa del tempo incerto. Il candidato socialista ha poi spiegato l’importanza e l’utilità del regolamento di gestione del porto, licenziato in consiglio con i voti contrari dell’opposizione ed ha annunciato che quello di Cariati risulta il primo porto, assieme a Cetraro e Corigliano, per l’ammissione ai fondi FESP grazie ai quali sarà possibile realizzare anche il mercato ittico, i box per i pescatori, le isole ecologiche, l’impianto di illuminazione sul moto di sopraflutto e tanti altri servizi. Grazie a quel regolamento –ha concluso TRENTO- i pescatori non solo non pagheranno nulla ma fruiranno di tutti servizi e diritti garantiti ai diportisti che, invece, attraccando a Cariati, garantiranno anche 15-20 nuovi posti di lavoro nel Porto.