Seppure le sirene omologanti di PD e PDL sembrino dover catturare, in modo quasi ineluttabile, ogni elettore, frustrandone attese, storia politica, valori ed ideali, noi ci candidiamo, in questo territorio, in Calabria come nel resto del Paese, perché incapaci di svendere e diluire, nel caos programmatico e valoriale generale, la nostra identità di socialisti. E di socialisti calabresi.
Siamo, in Italia, l’unico partito socialista che si riconosce nel Partito Socialista Europeo e nell’Internazionale Socialista. Di ciò continuiamo ad andare fieri ed orgogliosi. Così come diciamo a testa alta, con la forza di chi sa di non aver ceduto a lusinghe poltrone e maquillage elettorali, che siamo soli, in questa campagna elettorale, a confrontarci con i cittadini su temi concreti e valori tanto fondanti quanto irrinunciabili della nostra martoriata Repubblica: dalla libertà al pluralismo alla laicità dello Stato.
Al di fuori delle logiche mediatiche di ricerca del consenso, che sembrano ormai aver avvolto, come in un unico uovo di Pasqua trasparente, gli slogan preconfezionati dei candidati del PD e del PDL, noi socialisti, con l’orgoglio che ci ha sempre contraddistinto, sentiamo di dover combattere fino in fondo questa difficile sfida elettorale, per un’Italia laica, civile e moderna.
Quanti, come noi, non lesinano sforzi, tempo, energie e gran parte della vita privata, privilegiando, soprattutto nei nostri territori, il contatto diretto ed il dialogo franco e schietto con i propri elettori, avvertono il peso della responsabilità di dover affrontare questa competizione viziata e per certi versi anomala ma, allo stesso tempo, l’entusiasmo di sapersi impegnati in una sfida di testimonianza, nient’affatto personale, quanto piuttosto per un Partito, che ci appartiene, che appartiene all’Italia intera, che ha segnato la storia riformista di questa nazione e che dovrà continuare a rappresentare il punto di riferimento del socialismo italiano e calabrese.
Per questi motivi, le nostre candidature, per il Partito, sono esse stesse la continuazione di quell’impegno diretto sul territorio, politico ed amministrativo a tutti i livelli, che ognuno di noi, sa di dover proseguire e di poter spendere, chiedendo, senza timori, un voto utile all’Italia, ai propri elettori anzitutto, ma egualmente a quanti sono stufi dell’omologazione e della sostanziale assenza di differenze programmatiche, nel cartello PD/PDL, sui grandi temi e sulle grandi questioni aperte del nostro Paese. A cominciare dalle due prioritarie questioni nazionali: Nord e Sud.
Siamo, in Italia, l’unico partito socialista che si riconosce nel Partito Socialista Europeo e nell’Internazionale Socialista. Di ciò continuiamo ad andare fieri ed orgogliosi. Così come diciamo a testa alta, con la forza di chi sa di non aver ceduto a lusinghe poltrone e maquillage elettorali, che siamo soli, in questa campagna elettorale, a confrontarci con i cittadini su temi concreti e valori tanto fondanti quanto irrinunciabili della nostra martoriata Repubblica: dalla libertà al pluralismo alla laicità dello Stato.
Al di fuori delle logiche mediatiche di ricerca del consenso, che sembrano ormai aver avvolto, come in un unico uovo di Pasqua trasparente, gli slogan preconfezionati dei candidati del PD e del PDL, noi socialisti, con l’orgoglio che ci ha sempre contraddistinto, sentiamo di dover combattere fino in fondo questa difficile sfida elettorale, per un’Italia laica, civile e moderna.
Quanti, come noi, non lesinano sforzi, tempo, energie e gran parte della vita privata, privilegiando, soprattutto nei nostri territori, il contatto diretto ed il dialogo franco e schietto con i propri elettori, avvertono il peso della responsabilità di dover affrontare questa competizione viziata e per certi versi anomala ma, allo stesso tempo, l’entusiasmo di sapersi impegnati in una sfida di testimonianza, nient’affatto personale, quanto piuttosto per un Partito, che ci appartiene, che appartiene all’Italia intera, che ha segnato la storia riformista di questa nazione e che dovrà continuare a rappresentare il punto di riferimento del socialismo italiano e calabrese.
Per questi motivi, le nostre candidature, per il Partito, sono esse stesse la continuazione di quell’impegno diretto sul territorio, politico ed amministrativo a tutti i livelli, che ognuno di noi, sa di dover proseguire e di poter spendere, chiedendo, senza timori, un voto utile all’Italia, ai propri elettori anzitutto, ma egualmente a quanti sono stufi dell’omologazione e della sostanziale assenza di differenze programmatiche, nel cartello PD/PDL, sui grandi temi e sulle grandi questioni aperte del nostro Paese. A cominciare dalle due prioritarie questioni nazionali: Nord e Sud.