21 mag 2020

Quanto deliberato dal Consiglio comunale di Cariati sulla questione Ospedale non corrisponde a quanto votato dai Consiglieri

“Errare è stato dell’uomo, ma è diabolico perseverare nell’errore per superbia” (Sant’Agostino d’Ippona) e per tutela di interessi di pochi (aggiungo Io).

È questo il  primo pensiero dopo aver letto, molto ma molto incredulo, il comunicato stampa del Comune di Cariati nel quale si parla di “documento unitario” sulla questione ospedale di Cariati, condiviso, a dire del comune di Cariati, oltre che da tutti i consiglieri comunali, dai sindaci del territorio, dal consigliere regionale Graziano e dal deputato Sapia.

Ciò è assolutamente falso e non corrisponde a quanto io, consigliere comunale, ho votato alla fine del consiglio comunale di Cariati. Mai avrei potuto votare un documento nel quale si parla di recepire la proposta del deputato Sapia di costituzione di HUB a Corigliano Rossano, quindi ospedale di secondo livello, e di un Ospedale di base dello Ionio da condividere tra Cariati e Trebisacce, chiedendo l’attivazione di un ospedale di area svantaggiata a Cariati con supporto all Spoke di Corigliano-Rossano.

Quindi, come consiglio comunale di Cariati, avremmo deliberato cose che sono incompatibili tra loro e che non posso essere richieste nello stesso deliberato.

Tutto questo significa, chiaramente, chiedere tutto e il contrario di tutto e lo si fa, è evidente, per non ottenere nulla per l’ospedale di Cariati e per lasciare tutto com’è o anche peggio!

Questo è, chiaramente, ciò che vuole la maggioranza del comune di Cariati, vittima di un macroscopico conflitto di interessi in campo sanitario che impedisce ogni azione in favore della riapertura dell’ospedale di Cariati.

La chiara  e limpida volontà espressa nel consiglio comunale di Cariati emersa dalla quasi totalità degli interventi è quella di adesione esclusiva alla proposta formulata dal dott Laino e fatta propria dal deputato Sapia che prevede l’istituzione di HUB nella Sibaritide e un ospedale di base dello Ionio tra Cariati e Trebisacce.

Tutto ciò è stato ribadito più volte al presidente del consiglio comunale facente funzioni, alla segretaria comunale, al sindaco facente funzioni, a diversi componenti della maggioranza i quali, tutti nessuno escluso, hanno preferito, pur di attenersi agli ordini del capo, fare orecchie da mercante ed hanno preferito  mantenere un deliberato confusionario, privo di qualsivoglia logica tecnico - politica che farà ridere ogni interlocutore istituzionale al quale sarà sottoposto.

Purtroppo, dopo le risate degli interlocutori istituzionali, il risultato sarà solo ed esclusivamente quello che la riapertura del nostro ospedale rimarrà per Cariati e i Cariatesi una mera utopia e questo momento favorevole, nel quale un territorio unito avrebbe potuto, finalmente, riottenere il tanto auspicato diritto alla salute, passerà senza alcun significativo risultato.

Con il compiacimento esclusivo dei signori della maggioranza del comune di Cariati che hanno ancora una volta calpestato ogni tipo di democrazia pur di andare nella direzione della tutela degli interessi di pochi a discapito dell’interesse di un’intera comunità e di un intero territorio.
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