Mi corre l’obbligo intervenire a chiarimento della proposta fatta ai Sindaci del basso ionio cosentino e dell’altro crotonese nel corso di alcuni incontri avuti nei giorni scorsi presso la sede comunale di Cariati e che un nutrito dibattito ha ingenerato nella nostra comunità.
Chiarisco subito che quella formulata non è una proposta improvvisata o fatta tanto per fare o ancor meno fatta come qualche solito afferma per fini propagandistici - elettorali.
È da mesi che si ricerca una soluzione ad un’emergenza che investe tutto il territorio calabrese. È da mesi che si studiano tecnologie da poter utilizzare per superare le criticità presenti nel sistema di smaltimento dei rifiuti calabresi.
E non certo si vuole scoprire l’acqua calda o come qualche solito tuttologo continua ad affermare senza conoscere minimamente ciò di cui si sta parlando, si propone, in una fase di inspiegabile stallo e di reiterata inefficienza di chi è preposto a risolvere questa emergenza che dura ormai da anni, di offrire una possibile concreta e fattiva soluzione.
Ciò che è stato da me individuato è una tecnologia tutta italiana venduta in tutto il mondo che trasforma il rifiuto in un prodotto triturato omogeneamente, sterilizzato e secco (prodotto classificato come NON RIFIUTO). Una tecnologia che bonifica RSU, fornendo un prodotto industriale, CSS combustibile, non più classificato come rifiuto, ai sensi del DM 14/02/2013. Il prodotto finale CSS combustibile può essere utilizzato come combustibile per produrre energia in impianti adeguati e che non saranno comunque realizzati nel nostro territorio.
Il vantaggio di questa tecnologia a differenza di tutti gli altri apparecchi simili non utilizza una fonte di calore esterna, ma lo genera direttamente all’interno del rifiuto solo esclusivamente grazie alla trasformazione dell’energia meccanica prodotta dalla triturazione del rifiuto in energia termica.
Questa tecnologia ad impatto ambientale ZERO non produce alcun tipo di emissioni, che riduce i rifiuti trattati del 70 % di peso e del 30 % in volume.
Questa tecnologia può essere inserita nel sistema di smaltimento dei rifiuti calabresi in quanto si sostituisce alla discarica, di cui il sistema stesso è privo, ed è preposta a ricevere tutto quel prodotto di scarto che viene fuori dalla lavorazione dei rifiuti all’interno dei TMB (impianti di selezione meccanica – biologica).
Pertanto, nulla di più falso che non si vuole procedere alla realizzazione della raccolta differenziata. Su questo argomento apro una parentesi per quanto concerne il mio comune. A Cariati siamo pronti con l’impresa che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, a realizzare una raccolta differenziata porta a porta su una parte di territorio comunale e una raccolta differenziata di prossimità spinta su tutto il resto di territorio. Purtroppo, bisogna essere realisti ed è impossibile realizzare immediatamente su tutto il territorio comunale la raccolta differenziata porta a porta in quanto non ci sono risorse finanziarie per poter riuscire in ciò. Sono convinto che la sensibilità dei nostri concittadini che saranno opportunamente istruiti ci consentirà di ridurre la produzione di RSU.
Ritornando al Progetto che abbiamo approntato e che presenteremo alla regione mercoledì prossimo questo prevede:
1) o l’ammodernamento del TMB di Rossano Bucita sul quale quotidianamente conferiscono 35 comuni della provincia di Cosenza e che è capace di lavorare oggi circa 160 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati;
2) la realizzazione di un TMB moderno e con capacità di lavorazione dimensionato alla popolazione dei comuni che hanno aderito a tale proposta;
3) la realizzazione di un impianto di trasformazione dei rifiuti (scarti di lavorazione TMB e differenziata) per lavorare tutto ciò che oggi è destinato ad essere conferito in discarica.
Le risorse sono state individuate e sono disponibili immediatamente considerato che un montante di Fondi Comunitari, nell’ordine di 7 mld€, non impegnati nell’ambito del Quadro 2007/2013 sono stati riportati a nuovo e sarà possibile utilizzarli entro il primo semestre 2014, fruendo anche della premialità di fine periodo, che porta la copertura degli investimenti ad un livello prossimo all’ 80%, cui può aggiungersi un ulteriore intervento BEI.
La forma per poter accedere a queste risorse è quella dell’ Accordo di Programma di cui all’ art 2 comma 172 L. 244/2007 che è l’unico strumento di elezione per l’approvazione e finanziamento di progetti strategici nel settore dell’ottenimento di fonti energetiche rinnovabili, ed il prodotto ottenuto dalla trasformazione dei rifiuti (CSS) è a tutti gli effetti fonte energetica rinnovabile. A questo Accordo di Programma ci auguriamo che aderisca, oltre ai Comuni del territorio interessato, anche la Regione Calabria.
I tempi per la realizzazione dell’impianto, trattandosi di macchinari da assemblare sul posto, sono soltanto di 4 mesi.
Il mio vuole essere un contributo concreto e fattivo che ci consente di risolvere un problema che oggi investe tutta la nostra regione e rende invivibili le nostre città ed i nostri paesi.
Non è detto che debba essere sposato da tutti ed attuato a tutti i costi!
Ci possono essere sicuramente soluzioni migliori di questa.
Io, però, fino ad ora, oltre alle chiacchiere inutili dei soliti tuttologi, di proposte fattive, concrete e attuabili, non ne ho ne lette, ne ascoltate. Mi auguro che si possa con la serenità necessaria e senza preconcetti inutili e dannosi, affrontare nei prossimi giorni tale importante discussione dalla quale, io sono convinto, potrà scaturire qualcosa di positivo per il nostro territorio e le nostre comunità.