16 feb 2008

Tre priorità per la Sibaritide: Sicurezza, Infrastrutture e poi una nuova Provincia

Sicurezza, infrastrutture e nuova provincia. Ci pare possa essere letta con questo ordine di priorità, perché così è sentita e condivisa dalle popolazioni interessate, l’agenda politica della Sibaritide nel breve e medio termine. Sicurezza e gap infrastrutturale, in modo particolare, rappresentano per i cittadini di questa importante area della provincia di Cosenza, due questioni di vitale importanza sulle quali confrontarsi, concretamente, in vista delle ormai imminenti scadenze politiche ma, soprattutto, come ineludibile banco di prova per il dopo elezioni di Aprile.

L’escalation di violenza, più o meno criminale, alla quale sta assistendo, sorpresa ed intimorita, la società civile di questo territorio, di fatto trasforma la questione sicurezza e la tutela della legalità nella prima ed assoluta priorità della Sibaritide, a garanzia della democrazia e della economia di quanti vi vivono ed operano.

Senza un impegno rafforzato e congiunto delle istituzioni, delle forze dell’ordine, dello stesso mondo imprenditoriale e di quello associativo, finalizzato a rendere più diffuso, con prese di posizione nette ed atti concreti, la presenza dello Stato nelle nostre città, nei nostri paesi, nei nostri centri storici ma anche nelle nostre campagne, è praticamente inutile affrontare altri temi, per carità anche importanti come, ad esempio, quello del turismo o della programmazione urbanistica locale. La gente deve prima sentirsi sicura. In casa e nelle strade. Al lavoro e nei bar. Nel proprio esercizio commerciale e nei campi di raccolta di questa area. Altrimenti, per la Politica, significherebbe tenere la testa sotto terra, come gli struzzi.

La garanzia del diritto alla mobilità è l’altra vera, autentica preoccupazione di questo territorio. L’esclusione, a volte anche culturale, certamente turistica, della Sibaritide dalle dinamiche che, seppur non eccellenti, comunque toccano e coinvolgono il resto della Calabria e del meridione in genere, dipende in modo direttamente proporzionale dall’ormai insostenibile gap infrastrutturale che priva ogni cittadino di questa zona del diritto costituzionale a spostarsi ed a circolare in qualsiasi parte del territorio nazionale ed europeo.

Ma è, soprattutto, un gap che priva investitori e tour operator della voglia, concreta, di considerare questa parte della Calabria e dell’Italia una utile opportunità, in termini di costi e benefici. Il miglioramento delle reti infrastrutturali sullo ionio e nella Sibaritide deve essere inteso come questione italiana e di unità nazionale. Non è soltanto un problema locale, per quanto grave, di sicurezza sulla strada e di difficoltà di circolazione interna.

In questa ottica, cogliamo l’occasione per rilanciare una proposta che ci sembra concreta, certamente più fattibile, nel breve termine, e meno dispendiosa economicamente. Quella di, stando così le cose ed alla luce del colossale, faraonico progetto di nuovo tracciato della SS106, allargare quanto meno, a 12 metri, i circa 40km di tratto extraurbano sulla ionica da Rossano a Crucoli, essendo proprio questa la parte più pericolosa del tratto di 106 calabrese in provincia di Cosenza.

Il confronto, che dovrà certo riprendere ed in modo diverso, sulla istituzione di nuova provincia, la sesta in Calabria, viene dopo. Qui e adesso, ai cittadini della Sibaritide urge stare e lavorare in sicurezza e migliorare gli standard di circolazione fisica ed economica. Una nuova provincia, più vicina alle esigenze ed alle attese di questo territorio, non potrà che contribuire a migliorare la soluzione di quelle indicate e di altre priorità. Ma seguire, oggi, un metodo, chiaro e concreto, nell’individuazione delle reali priorità nell’agenda politica ed istituzionale di questo territorio, non potrà che agevolare sia la persa in carico delle questioni stesse, sia soprattutto l’avvicinamento della politica alle reali richieste delle popolazioni locali. Senza fumo negli occhi.

11 feb 2008

Ordine del giorno Consiglio Provinciale su problematica SS 106

Allargamento e messa in sicurezza dei tratti extraurbani dell’attuale tracciato della SS106 nel tratto Rossano-Crucoli. Investimento richiesto: un decimo della spesa necessaria per la costruzione di un nuovo tracciato e, soprattutto, con tempi molto ma molto inferiori. Attivare immediatamente un tavolo di concertazione con l’ANAS, col Ministero delle Infrastrutture e con la Regione Calabria per verificare le reali intenzioni su questa soluzione alternativa e concreta per la 106 jonica.

E’ questa, in sintesi, la proposta contenuta in un ordine del giorno ad hoc formalmente presentato, stamani, Lunedì 11 Febbraio, al Consiglio Provinciale ed al Presidente Oliverio, dal Capo Gruppo consiliare socialista Leonardo TRENTO.

L’ordine del giorno Trento parte da una constatazione piuttosto eloquente ed ormai avvertita e vissuta all’unisono da tutti i cittadini interessati e penalizzati da questo gap infrastrutturale intollerabile: è inspiegabile, cioè, come l’unico tratto escluso da sempre ed anche dalle ultime previsioni di ammodernamento della 106, ribadite di recente a Rossano dallo stesso Ministro Di Pietro, resti quello ricompreso tra Sibari a Catanzaro.

Non solo.

TRENTO dimostra e spiega nell’ordine del giorno come, in particolare, il tratto ricompreso tra Rossano e Crucoli, e che interessa il territorio dei comuni di Crosia, Calopezzati, Pietrapaola, Mandatoriccio, Scala Coeli e Cariati, “custodisca” i circa 40km più disastrati e più pericolosi di tutti 415km dell’intero tratto calabrese della SS106 (sui 491 totali da Taranto a Reggio Calabri) e come, paradossalmente, proprio e soltanto questo tratto, ricompreso più di altri tra le strade più pericolose d’Italia, resti escluso da ogni investimento futuro.

Si tratta –sostiene TRENTO- di una decisione che mortifica i diritti di cittadinanza degli abitanti di questa parte di Calabria e che diventa ancor di più inaccettabile se si considerano sia l’ampliamento a 4 corsie con spartitraffico centrale per tutti i 39km che attraversano il tratto pugliese della SS106, sia l’adeguamento a 4 corsie per 14km e, a breve, di altri 20km dei totali 37km del tratto lucano della SS106.

Oggi tuttavia –argomenta il Presidente del Gruppo Partito Socialista in Provincia- è possibile intervenire sin da subito con un progetto che preveda l’allargamento almeno a 12 metri e, quindi, la messa in sicurezza, nei tratti extraurbani dei comuni di Rossano, Crosia, Calopezzati, Pietrapaola, Mandatoriccio, Scala Coeli, Cariati e Crucoli, a tempi e costi molto contenuti rispetto a quelli della costruzione di un nuovo tracciato alternativo a monte di quello esistente (soluzione, quest’ultima, piuttosto fantasiosa, anzi mai realizzabile).

Tale soluzione, per Leonardo TRENTO, consentirebbe maggiore sicurezza per le migliaia di utenti della SS106 ed una prospettiva di considerazione per le inattese aspettative di tutto il territorio. Da qui la richiesta al Presidente On. Mario OLIVERIO di attivare, con urgenza, un tavolo di concertazione con l’Anas, il Ministero e la Regione.

Scarica l'ordine del giorno

7 feb 2008

Ancora pochi giorni per iscriversi al Partito Socialista

I Socialisti italiani sono impegnati in questi giorni alla costruzione del nuovo Partito Socialista, che si riconosce nella tradizione della sinistra riformista laica e di governo ed è parte integrante del Partito Socialista Europeo e membro dell'Internazionale Socialista.
Il nuovo Partito si ripropone di riportare sotto lo stesso simbolo, la Rosa del socialismo europeo, tutte le formazioni che in questi anni hanno percorso strade diverse nel panorama politico italiano.
L’auspicio dei tanti Socialisti che hanno scelto di aderire alla proposta di ottobre scorso di Enrico Boselli è quello che, in questo clima di diffidenza dei cittadini nei confronti della politica e dei partiti, questa nuova formazione riesca a dare fiducia a tutti quegli uomini e quelle donne che si riconoscono in politiche riformiste, democratiche e liberali e che in questi anni si sono visti poco rappresentati dai partiti del dopo tangentopoli nel nostro paese.
È per questo motivo il prossimo 15 febbraio, giorno ultimo per l’iscrizione al nuovo grande Partito Socialista, è un giorno importante al quale non possono far mancare il loro apporto tutti i giovani, le donne, i professionisti, gli imprenditori, gli artigiani e a quanti vogliono costruire con i Socialisti una Paese e una Calabria riformista, laica, democratica e liberale. Iscriviti anche tu! Vai sul sito http://www.partitosocialista.it/ e contribuisci alla rinascita di un Partito che ha dato tanto in passato a questo paese e vuole riprorsi di continuare a dare il proprio contributo.
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