28 dic 2013

Mozione al Senato del PSI per il ripristino del Tribunale di Rossano

Geografia giudiziaria. Ripristinare il Tribunale di Rossano, in ragione del tasso di impatto della criminalità organizzata. Guardare anche alla specificità territoriale del bacino di utenza e alla situazione infrastrutturale. Il Senatore (PSI) Buemi è il primo firmatario di una mozione socialista presentata al Governo, sottoscritta anche dal senatore Riccardo Nencini Segretario Nazionale PSI e dal Senatore Fausto Longo.

A darne notizia, in stretta collaborazione e dialogo con lo stesso Buemi, è l’assessore provinciale alle politiche del territorio (PSI), Leonardo Trento che coglie l’occasione per sottolineare ancora una volta l’impegno del senatore socialista piemontese, corredato ormai da numerose iniziative in Senato ed anche sul territorio, a difesa del presidio rossanese, ingiustamente privato di una dignità e di una funzione non soltanto storica ma essenziale e necessariamente rispondente alla domanda ed esigenza di giustizia di questa importante area della provincia di Cosenza.
È evidente – dichiara Trento – l’impegno concreto assunto e mantenuto, giorno dopo giorno, dal senatore Buemi su questa assurda vicenda territoriale che ci vede coinvolti. Ed è altrettanto evidente l’interessamento diretto del Partito Socialista nazionale su nostra sollecitazione. Sulla chiusura del Tribunale di Rossano – aggiunge – sembra purtroppo prevalere un’asfittica logica burocratica nella quale assume caratteri ormai ridicoli l’inesistente peso politico del Ministro della Giustizia e del Governo tutto. Del resto – conclude Trento – non é riuscito, ad oggi, a produrre risultati tangibili l’appello, del quale ci siamo fatti interpreti nelle settimane scorse, ad una maggiore e concreta determinazione di tutte le forze politiche affinché si potesse determinare una inversione di rotta.

La soppressione del Tribunale di Rossano – si legge nella mozione socialista – si configura come palese violazione delle linee guida sulla revisione della geografia giudiziaria per favorire le condizioni di accesso ad un sistema giudiziario di qualità, redatte il 21 giugno 2013 dalla Commissione europea per l’efficienza della giustizia (CEPEJ) del Consiglio d’Europa, visto che la distanza da Castrovillari è di 60 chilometri (con punte di distanza, da altri comuni del circondario, superiori ai 100 chilometri), con solo una strada statale assai disagevole (paradossalmente, Cosenza è più facilmente raggiungibile) e senza mezzi pubblici di collegamento né reti ferroviarie. I provvedimenti – si legge ancora nelle premesse – con i quali veniva autorizzata la prosecuzione dell’indicata attività giudiziaria, sono stati, in alcuni casi, contestati e disapplicati dai dirigenti degli Uffici giudiziari, determinando ulteriori problemi e causando il disorientamento negli operatori di giustizia. Al riguardo, il caso del Tribunale di Rossano è particolarmente deplorevole, visto che l’autorizzazione ha riguardato anche la trattazione dei procedimenti penali, eppure il relativo decreto è stato inspiegabilmente disatteso dal presidente del tribunale di Castrovillari.

23 dic 2013

Isolamento infrastrutturale Sibaritide: politica inverta subito rotta

Mentre questa sola parte della Calabria continua a subire un arretramento infrastrutturale ed un ritardo di investimenti che non hanno giustificazioni ed eguali nella storia dell’autonomia regionale, qualcuno continua a fare tappa su questo territorio ribadendo promesse già ampiamente disattese e facendo finta di non sapere che, in tutte le scelte compiute fino ad oggi dalla Regione, la Sibaritide è stata quella che ha subito più di altri tagli e privazioni ingiustificate ed a oggi inspiegabili.

Purtroppo, il redigendo Piano Regionale dei Traspori non contiene nessun segnale e nessuna speranza in merito a quelle che sono le evidenti e drammatiche esigenze di quest’area da sempre esclusa da previsioni ed investimenti.

Di questo isolamento infrastrutturale devono farsi carico al più presto, con fatti e non a parole, tutte le forze politiche.

Non può continuare a passare nel silenzio più assoluto, l’assenza totale di investimenti sulla SS106 tra Sibari e Crotone, con un chiaro disegno che l’ANAS persegue ormai da anni, quello cioè di dirottare volutamente il traffico sulla A3 a Firmo e Lamezia.

Un esempio su tutti: il tratto tra Rossano e Crucoli, che continua ad essere quello tra i più pericolosi d’Italia, tristemente segnato come pochi altri dal numero delle vittime della strada e pur tuttavia lontano dall’essere attenzionato come dovrebbe da tutte le istituzioni competenti. Eppure, proprio su questo specifico segmento della SS106, già nell’immediato, può essere avviato un utilissimo progetto di allargamento e messa in sicurezza dei tratti extraurbani sul tracciato esistente. Un intervento, fattibile e che consentirebbe ai numerosi automobilisti di percorrere quel tratto di SS106 con sicurezza maggiore rispetto ad oggi.

Nel mentre nel Paese si discute di alta velocità ferroviaria, la nostra linea ferrata, degli inizi del '900, resta fuori da ogni tipo di programmazione di investimenti per elettrificazione e vede attiva una sola "lettorina" d’altri tempi che viaggia, purtroppo, una sola volta al giorno!

In altri territori la Regione investe su metropolitane di superficie. Da noi, invece, quella che potrebbe rappresentare una strategica opportunità di collegamento e sviluppo, attraverso politiche certe e chiare di mobilità sostenibile, tra Sibaritide e Crotonese, resta, ancora una volta, una pagina bianca, cancellata da ogni canale di investimento.

In quello stesso Piano in fase di redazione, infine, nonostante la forte richiesta che proviene dal territorio, nulla si dice dello scalo aeroportuale di Sibari e nessuna ipotesi di diverso sviluppo si intravede tanto meno per il porto di Corigliano.

La fotografia di come appare oggi la Sibaritide, soprattutto il basso ionio cosentino è drammatica ed allo stesso tempo suscita rabbia e indignazione se confrontata agli investimenti che altre zone della regione stanno facendo registrare. L’isolamento è totale. Per questo l’obiettivo che dobbiamo porci, considerandola la priorità politica ed istituzionale del nuovo anno, dovrà essere solo ed esclusivamente una seria assunzione di responsabilità, ciascuno per le proprie competenze e rispetto al proprio percorso politico, di fronte a queste evidenze che sono diventate ormai un’ingiustizia subita quotidianamente da una popolazione considerata da troppo tempo di serie C, dalla cosiddetta "politica importante".

12 dic 2013

Portare la Risonanza Magnetica all'Ospedale di Cariati

Considerando la gravità e la drammaticità delle lunghissime liste d'attesa che, nella sanità pubblica di questa regione, rappresentano ormai l'emblema più odioso e tragico della sofferenza delle nostre popolazioni in tema di privazione del diritto della salute, chiedo pubblicamente al Direttore generale dell'ASP di Cosenza Gianfranco Scarpelli di verificare, con urgenza, la possibilità di trasferire presso l'Ospedale "Vittorio Cosentino" di Cariati una delle vecchie risonanza magnetiche sostituite nei presidi ospedalieri di "Serie A" della nostra provincia dai nuovi macchinari annunciati nei giorni scorsi.
 
È quanto dichiara l'assessore provinciale Leonardo Trento alla luce dell'annuncio, fatto proprio da Scarpelli nel corso di un evento pubblico, e riportato stamani sulla stampa, della dotazione di cinque nuove strumentazioni di risonanza magnetica ad alta tecnologia, due delle quali andranno a sostituire le vecchie presenti negli ospedali di Rossano e di Cetraro.
 
Poter dotare, almeno in questa fase - dice Trento - il presidio ospedaliero di Cariati, anche di una delle vecchie risonanze magnetiche sostituite, può significare alleviare disagi inenarrabili per tanti cittadini e famiglie dell'intero territorio provinciale.

10 dic 2013

Buemi: "Il Tribunale di Rossano è indispensabile per la Calabria". Trento: "riconquistare capacità di governo per la regione"

Il Tribunale di Rossano è indispensabile in Calabria. Se è vero che non tutti possono essere tenuti in vita in altre aree del Paese, per la zona cruciale in cui si trova il presidio di Rossano, senza infrastrutture, treni ed aeroporti, esso rappresenta l’insostituibile presenza dello Stato: non può essere soppresso per nessun motivo. Non serve, quindi, che la presidente Bindi convochi la commissione antimafia a Reggio Calabria col Ministro Cancellieri e poi consentire che chiuda questo storico Tribunale in provincia di Cosenza. Il cittadino deve avere e sentire lo Stato vicino, che non vuol dire affatto dietro la porta di casa.
 
Ha ribadito il suo personale e diretto impegno per la riapertura del Tribunale di Rossano il senatore socialista Enrico BUEMI, membro della commissione giustizia, intervenendo sabato 7, a Cariati, nel corso dell’evento di commemorazione dell’On. Rocco Trento, a vent’anni dalla sua scomparsa. – Nel pomeriggio della stessa giornata, su iniziativa dell’Amministrazione Comunale guidata da Filippo SERO, è stata scoperta una targa che intitola all’illustre politico calabrese scomparso il 5 dicembre del 1993 la piazza antistante il Palazzo di Città nel centro storico.
 
L’Italia – ha proseguito Buemi, parlando ad una gremita platea del Teatro comunale cittadino, con in prima fila il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Rossano Serafino Trento – non può non avere un’attenzione particolare verso la Calabria. Purtroppo – ha proseguito il parlamentare piemontese – l’Italia e la Calabria si sono fermate quando i socialisti si sono dispersi. I socialisti – ha aggiunto – sono stati il sale della nostra politica, in tutte le stagioni. Il messaggio e la determinazione di Rocco Trento, alla cui parole che sono di un’attualità strabiliante (soprattutto in tema di sanità e magistratura), sembra essersi fermata la Calabria, acquista valore soprattutto oggi, in un’epoca in cui il conformismo dilagante è diventato lo sport nazionale. Eppure la Storia sta rimettendo tutto al proprio posto. Siamo tutti contenti, ad esempio, che la Consulta abbia finalmente ripristinato lo stato di diritto costituzionale dichiarando incostituzionale la legge elettorale cosiddetta “Porcellum”.
 
Nel corso del dibattito al Teatro Comunale, moderati dal giornalista Rai Gregorio Corigliano, sono intervenuti anche il Sindaco di Cariati Filippo Sero, Antonio Salamanca presidente del centro Walter Marino – Lilt Cosenza, l’Avv. Ernesto D’Iippolito  Presidente Emerito Ordini Forensi della Calabria, Antonio Mundo ex deputato del Psi, Leonardo Chieffallo Sindaco di San Mango d’Aquino già consigliere regionale del Psi e l’On.Luigi Iincarnato ex assessore ai lavori pubblici e Segretario Regionale del Psi.
 
A concludere la serata è stato l’assessore provinciale Leonardo Trento il quale, dopo aver ringraziato il Senatore BUEMI per il grande, lodevole ed efficace impegno assunto e mantenuto sul Tribunale di Rossano, ha colto l’occasione per sottolineare l’esigenza di riconquistare capacità di progetto e di governo per la Calabria, nel nome di Rocco Trento e di tanti altri socialisti.
 
L’evento si era aperto con alcuni documenti video che hanno riproposto dichiarazioni ed interventi dell’ex assessore regionale alla sanità Rocco Trento, autore del primo piano sanitario regionale, definito da Gregorio Corigliano uomo di forte tempra, passionale, uno dei più agguerriti politici del tempo, simpatico e comunicativo. – E proprio la sanità, dalla prima spending review attuata proprio dall’allora assessore regionale Trento alla riduzione del diritto costituzionale alla salute dei giorni nostri, è stato argomento ricorrente negli interventi. – Il Presidente Scopelliti sappia – ha scandito tra gli applausi Maria Crescente, giovane dirigente della sezione del Partito socialista Rocco Trento Cariati – che non ci siamo affatto arresi alla chiusura del nostro ospedale.

L'attualità del pensiero di Rocco Trento a 20 anni dalla morte. Cariati intitola una piazza

La Calabria è rimasta alle parole pronunciate negli interventi di Rocco Trento in consiglio regionale. È strabiliante l’attualità di quelle sue affermazioni, sugli sprechi e sui poteri occulti nel mondo della sanità calabrese, sul rischio di paranoia istituzionale e di involuzione autoritaria per lo scontro permanente tra poteri dello Stato, sulla magistratura abbandonata e quella dormiente, su mafia e antimafia. Sono parole di oltre 20 anni fa ed è come se fossero state dette per domani mattina. – È, questo, uno dei passaggi più importanti e applauditi dell’intervento conclusivo del Senatore piemontese Enrico Buemi, portando i saluti del segretario nazionale del Partito Socialista Riccardo Nencini, al momento di dibattito sulla figura storica e politica dell’On. Rocco Trento, a venti anni dalla sua scomparsa, ospitato nel Teatro Comunale.
 
Avvocato e uomo politico cariatese, visse la politica come ragione di vita, pose la sua vita a servizio della politica. L'Amministrazione Comunale e i cariatesi a perenne ricordo posero. – E’, questo, il testo scolpito nella targa commemorativa scoperta, facendo scivolare un drappo rosso, nel primo pomeriggio di sabato 7, dal Sindaco di Cariati Filippo Sero insieme alla moglie del compianto On. Trento, la signora Maria Nigro Imperiale e i figli Assunta, Leonardo e Gian Pasquale, nella gremita piazza antistante il Palazzo di Città, nel centro storico e che d’ora in avanti porterà il nome dell’illustre politico e concittadino. – La scelta della dell’agorà – ha detto il Primo Cittadino intervenendo nel Teatro – è emblema della Politica intesa come dimensione ineliminabile dell’Uomo, così come era per Rocco Trento. La sua – ha aggiunto – fu una passione rivoluzionaria, la rivoluzione di un riformista, verso un sistema le cui distorsioni sono ritornate in auge. E la scelta di questa precisa piazza – ha spiegato – è altrettanto emblematica della figura politica di Rocco Trento che volle e seppe rendere la casa comunale la casa di tutti. Il suo messaggio resta per me oggi quello di non avere paura del sistema. Ed è per questo che mi sento grato a lui, pur avendolo conosciuto poco di persona, per avermi indicato la strada. Anche di umili origini, non avrei potuto fare il Sindaco di questa Città senza il messaggio storico dirompente che impersonò Rocco Trento.
 
Dopo il contributo di Maria Crescente, dirigente della locale sezione del PS Rocco Trento, diversi, emozionanti e diretti sono stati i ricordi personali e pubblici condivisi. Moderati dal giornalista Rai Gregorio Corigliano sono intervenuti Antonio Salamanca presidente del centro W.Marino – LILT Cosenza; Luigi Incarnato ex assessore ai Chieffallo Sindaco di S.Mango d’Aquino, già consigliere regionale Psi, che ha sottolineato il coraggio di Trento. Aveva inviso i potenti – ha detto – ovunque si annidassero, anche nello stesso Psi. Non si piegava ai poteri del momento e – ha aggiunto – si leggano in questo senso anche i rapporti conflittuali che egli ebbe con Mancini e Principe. Rocco Trento fu anti craxiano – ha ricordato – quando la stella di Craxi era nascente e poi, nel 1993, si dichiarò tra i più convinti craxiani rispetto a certa magistratura. Fu del resto – ha concluso Chieffallo – colui che denunciò talune procure ferme dell’epoca, rispetto a sue denunce e il socialista che venne ostacolato dagli stessi socialisti nella redazione, in particolare, del secondo piano sanitario regionale. – Portando i saluti e la gratitudine dell’avvocatura regionale, l’Avv. Ernesto D’Ippolito Presidente Emerito Ordini Forensi della Calabria ha definito Trento un campione dell’eloquenza forense, che mai abbandonò la toga per la politica, togliendo tempo al riposo ed alla famiglia; che mai confuse l’eloquenza col populismo e mai fece trapelare la sua politica popolare nelle aule di giustizia. Espresse la domanda dei senza potere e non confuse mail il suo paese con il suo orizzonte. –
 
A chiudere è stato uno dei figli, l’assessore provinciale Leonardo Trento che, ringraziando a nome della famiglia l’Amministrazione Comunale per l’intitolazione, ha parlato di scelta che riempie di orgoglio e che carica di responsabilità rispetto alla necessità di riconquistare capacità di progetto e di governo in Calabria.
 
 

4 dic 2013

Problematica Tribunale Rossano: Senatore Buemi mantiene impegno e fa approvare emendamento

Esprimiamo grande soddisfazione per l'impegno assunto e mantenuto dal parlamentare socialista piemontese Enrico BUEMI al quale, nelle scorse settimane, a Rossano, abbiamo avuto modo di illustrare la gravità ed assurdità del provvedimento di chiusura assunto dal Governo. Adesso è però necessario che tutta la delegazione parlamentare calabrese, senza distinguo silenzi o inerzie, si impegni concretamente per fare in modo che la commissione giustizia della Camera dei Deputati licenzi al più presto il provvedimento e che, infine, il Ministro CANCELLIERI lo possa recepire. Per quel che ci riguarda abbiamo già iniziato a fare pressione sui nostri deputati socialisti in commissione giustizia della Camera. È il momento adesso che tutti i partiti dimostrino di saper mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale. Ormai siamo al dunque. E la salvezza del presidio di giustizia di questo territorio dipende da queste coesione e coerenza.
 
È quanto dichiara l'assessore provinciale all’Urbanistica e al Governo del Territorio della Provincia di Cosenza Leonardo TRENTO commentando la buona notizia dell’approvazione all’unanimità, da parte della commissione giustizia del Senato del parere sul decreto relativo alla geografia giudiziaria.
 
Proprio su questo argomento si era espresso il senatore socialista Enrico BUEMI membro delle commissioni Antimafia e Giustizia del Senato con un emendamento.
 
A meno di clamorose sorprese – ha commentato il socialista BUEMI sulle colonne del Corriere di Calabria – entro pochi giorni il testo verrà consegnato al ministro Cancellieri che a suo tempo aveva promesso di far partire immediatamente l'iter per un provvedimento correttivo.
 
L'esponente di Psi, qualche settimana fa, è stato ospite ad un dibattito a Rossano proprio per affrontare il tema della riforma della geografia giudiziaria. “Emergenze e Politiche di Governo del Territorio” era il titolo del confronto, organizzato dall’assessorato all’Urbanistica e al Governo del Territorio della Provincia di Cosenza Leonardo TRENTO.
 
Adesso si attende un analogo riscontro dalla Commissione Giustizia della Camera. Il Ministro CANCELLIERI aveva dichiarato la propria disponibilità a procedere con il salvataggio pieno degli otto tribunali, se, questa scelta fosse stata fatta propria dalle forze politiche di maggioranza. Un barlume di speranza, quindi, che il Palazzo di Giustizia possa recuperare la propria operatività.
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