Convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio Provinciale di Cosenza con l’inserimento all’ordine del giorno del punto “DELIBERA ASP COSENZA N°2838 DEL 14 LUGLIO 2008: RIORGANIZZAZIONE URGENTE PRESIDI OSPEDALIERI - REVOCA”.
È quanto chiedono i consiglieri Provinciali Leonardo TRENTO, Giuseppe AIETA, Flaviano FEDERICO, Vincenzo ADAMO, Antonio PRATICÒ, Biagio DIANA, Franco TONNARA, Tonino BELMONTE, Franco CORBELLI.
La richiesta prende atto della forte preoccupazione suscitata nelle popolazioni dalla mancanza improvvisa ai cittadini di importanti presidi sanitari.
I richiedenti evidenziano inoltre la mancanza di concertazione con i territori.
Secondo i Consiglieri Provinciali la deliberazione viola tutte le decisioni assunte in sede di incontri svoltisi fino ad oggi con i territori. Non c’è stata alcuna concertazione con le forze sindacali. Non si ravvede il carattere di urgenza nella deliberazione.
Si interviene in un momento delicato per il nostro territorio in quanto in piena stagione estiva la popolazione aumenta significativamente e si tagliano reparti in quei presidi ospedalieri dove ciò è più evidente. Non c’è una logica nei criteri adottati dalla dirigenza ASP.
È quanto chiedono i consiglieri Provinciali Leonardo TRENTO, Giuseppe AIETA, Flaviano FEDERICO, Vincenzo ADAMO, Antonio PRATICÒ, Biagio DIANA, Franco TONNARA, Tonino BELMONTE, Franco CORBELLI.
La richiesta prende atto della forte preoccupazione suscitata nelle popolazioni dalla mancanza improvvisa ai cittadini di importanti presidi sanitari.
I richiedenti evidenziano inoltre la mancanza di concertazione con i territori.
Secondo i Consiglieri Provinciali la deliberazione viola tutte le decisioni assunte in sede di incontri svoltisi fino ad oggi con i territori. Non c’è stata alcuna concertazione con le forze sindacali. Non si ravvede il carattere di urgenza nella deliberazione.
Si interviene in un momento delicato per il nostro territorio in quanto in piena stagione estiva la popolazione aumenta significativamente e si tagliano reparti in quei presidi ospedalieri dove ciò è più evidente. Non c’è una logica nei criteri adottati dalla dirigenza ASP.