26 feb 2009

La Provincia riapre a Cariati l'Ufficio di Collocamento

Ampliare la rete di centri di indirizzo all'impiego per dare voce e poteri decentrati alle realtà territoriali, eliminando realmente la distanza tra centro e periferia: questo l’obiettivo realizzato dalla Provincia. Prende corpo il programma del presidente Oliverio in tema di decentramento e di politiche attive del lavoro. I cinque Centri per l'Impiego ubicati a Cosenza, Castrovillari, Corigliano, Paola e Rossano, verranno presto affiancati da dodici Uffici Locali Coordinati che agiranno da vere e proprie delegazioni dei Centri per l'Impiego e avranno possibilità di intervento – oltre che sul Comune in cui sono ubicati – sull'intero territorio di pertinenza. “Nei nostri Uffici Locali Coordinati – spiega l'assessore al Mercato del lavoro, Donatella Laudadio – il cittadino e l'impresa, troveranno assistenza per il disbrigo di tutte le operazioni necessarie alla presa di contatto con il mercato del lavoro. A fronte di un territorio provinciale tanto ampio, queste strutture di supporto, con il coordinamento imprescindibile dei Centri per l'Impiego, costituiscono una operazione di reale decentramento e di democrazia partecipata”. Nei prossimi giorni saranno inaugurati gli Uffici Locali Coordinati di Belvedere Marittimo, Cassano allo Jonio, Montalto, Rogliano e Scalea, Acri, Amantea, Cetraro, San Marco Argentano, San Giovanni in Fiore e Trebisacce e anche Cariati che riavrà dopo oltre 10 anni il suo Ufficio Locale Coordinato di Collocamento che nascerà nei locali che hanno ospitato fino a qualche tempo fa l'istituto Alberghiero in via Stefano Patrizi. Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Consiglio provinciale di Cosenza Leonardo Trento.

Continua la censura di qualche "corrotto" corrispondente locale

Informazione locale, Leonardo TRENTO denuncia pubblicamente la censura sistematica messa in atto da qualche operatore dell’informazione che tenta di approfittare di posizioni consolidate, solo per diffamare e denigrare la parte politica a lui, oggi, probabilmente non simpatica. TRENTO parla inoltre chiaramente di siti internet locali che non soltanto occultano, rispetto ai cittadini, notizie di pubblica utilità ma che non concedono alcuna replica alle persone comunque offese dalle diverse dichiarazioni diffamanti sistematicamente ospitate nei propri articoli. 

A Cariati accade qualcosa di strano negli ultimi tempi: si assiste ad una censura sistematica di tutte quelle che sono le notizie che possono ritenersi utili per i cittadini. In particolare qualcuno cerca di sfruttare posizioni consolidate all’intero dell’informazione locale per diffamare e denigrare una ben nota parte politica. Questo non è preoccupante, perché poi queste cose lasciano il tempo che trovano. È assai strano, però, che notizie importanti non trovino spazio su determinati siti. Ma è ancora di più strano il fatto che, spesso e volentieri, certi signori inventino vere e proprie notizie “bufale” per arrivare a costruire insulti, denigrazioni e quanto altro sull’Amministrazione Comunale e sulla mia persona. Ognuno è libero e può fare quello che è più utile, ma quando poi non si da la possibilità di replicare a queste cose, allora si è scorretti, corrotti e si è in mala fede. E questo, in un paese democratico, libero e nel 2009, è assai strano e, soprattutto, vergognoso".

 

25 feb 2009

L'ANAS continua a mortificare il territorio

Escludere da ogni previsione di allargamento e ammodernamento futuro il tratto della SS 106 che va da Sibari a Catanzaro. E’ questo il perverso disegno dell’Anas, secondo il Presidente del Consiglio Provinciale Leonardo TRENTO che denuncia: invece di pensare a sistemare la strada ha scaricato le responsabilità l’Anas ha posto un quanto meno strano ed assurdo limite di velocità a 60 all’ora!C’è un disegno perverso da parte dell’ANAS di escludere da ogni previsione di allargamento e ammodernamento futuro il tratto di 106 che va da Sibari a Catanzaro. Questo perché tutti gli investimenti che si stanno programmando interessano il tratto da Taranto fino a Sibari e da Sibari fino all’autostrada Salerno-Reggio Calabria e poi da Catanzaro a scendere. Proprio perché c’è questo tipo di situazione assai strana nei mesi scorsi ho proposto che il tratto tra Rossano e Crucoli, che è quello più disastrato di tutti i 500 chilometri di SS 106, venisse quantomeno allargato a 12 Metri nei tratti extra-urbani. Questo consentirebbe, intanto, una maggiore sicurezza per tutti gli automobilisti. L’ANAS invece di pensare a sistemare la strada ha scaricato le responsabilità ed ha posto un quanto meno strano ed assurdo limite di velocità a 60 all’ora su tutti questi tratti e una striscia continua che impedisce qualsiasi tipo di sorpasso per 40 kilometri. Proprio per questo motivo ritengo che ci sia la necessità di intervenire sin da subito, con pochissime risorse. Se pensiamo che per fare la nuova 106, da Sibari a Cariati, servono 6-7 Miliardi di Euro, e in questo momento 6-7 Miliardi non ci sono, con 40-45 Milioni di Euro si può allargare tranquillamente il tratto nei pezzi extraurbani. Da Cariati a Mandatoriccio, da Pietrapaola a Calopezzati, da Calopezzati a Mirto, da Mirto a Contrada Toscano e da Toscano alla sede della Superstrada che è già a 12 Metri. Questo con grande risparmio di costi, con una messa in sicurezza di tutti gli svincoli si arriverebbe a spendere circa 40-45 milioni di Euro che sono meno dei soldi che servono a progettare la nuova 106 in fase definitiva e nemmeno esecutiva. È una proposta che giace sui tavoli dell’ANAS e ne discuterà il Consiglio Provinciale il prossimo 27 Febbraio. Credo che sia una proposta fattibile e di facile realizzazione, in tempi rapidissimi


19 feb 2009

Pubblico una lettera inviatami dall'Amico Lenin Montesanto sulla scorretta gestione dell'informazione a Cariati

Solo per garantire un minimo di equilibrio nell’informazione pubblica locale, troppo spesso imputridita offesa ed avvilita da comportamenti non professionali né civili di chi, notoriamente, si serve della corrispondenza solo per assecondare umori, simpatie/antipatie o –peggio- interessi personalissimi, mi vedo costretto a trasmetterVi il diritto di replica/rettifica del quale ho usufruito, nei giorni scorsi, rispetto a talune dichiarazioni, offensive nei confronti della società di comunicazione e lobbying ,della quale sono titolare. Le citate dichiarazioni sono state riportare sulle pagine de “Il Quotidiano” che, prontamente, attraverso la professionalità del corrispondente locale Pasquale LOIACONO, non ha esitato a garantire al sottoscritto né più né meno del diritto riconosciuto da leggi e deontologia professionale. Quelle stesse dichiarazioni, quello stesso articolo, è stato poi pubblicato sulle pagine della testata giornalistica “Il Ponte”, diretta da Leonardo RIZZO al quale ho, quindi, chiesto di pubblicare la mia replica. NULLA DA FARE. Il Direttore RIZZO, “decano della stampa locale”, a quanto pare (però non è certo la prima volta) disconosce la legge ed ancor di più la deontologia professionale, non pubblicando –per l’ennesima volta- la replica inviatagli. Del resto, lo ripeto, non si tratta di una novità, atteso che sul sito de “Il Ponte” non trova praticamente spazio, da mesi ormai, alcuna notizia/informazione trasmessa da quanti, in questo momento storico, per ragioni evidentemente note al solo Direttore de “Il Ponte”, risultano persone non gradite e/o forse nemici da contrastare in ogni modo. E’ documentato e verificabile: nessuna notizia, sia essa istituzionale sociale o politica, derivante trasmessa o anche soltanto indirettamente riconducibile ad una qualsiasi delle persone non gradite, in questa fase, al Direttore RIZZO, può essere pubblicata su “Il Ponte”. Ecco la professionalità del “decano del giornalismo locale”! Ecco la qualità dell’informazione offerta ai navigatori dal Direttore de “Il Ponte”! Ecco la tanto sbandierata, ma praticamente inventata, libertà di stampa di cui continua a vantarsi, a vanvera, un sito che, quanto meno per i metodi che traspaiono all’esterno (forse ci sbagliamo), potrebbe essere paragonato soltanto alla “PRAVDA” sovietica, nella fase staliniana. QUESTA È SOLTANTO CENSURA.E BASTA.

10 feb 2009

Nel nostro territorio agenti immobiliari inglesi e irlandesi

Rendere i territori del basso ionio cosentino concretamente appetibili ad un target turistico di eccezione. E’ in questa cornice che, nei giorni scorsi, accompagnati dal Presidente del Consiglio Provinciale Leonardo TRENTO, un nutrito gruppo di agenti immobiliari inglesi ha scoperto, apprezzato ed a questo punto preferito la costa ionica cosentina per una serie di investimenti turistici di tutto rispetto.

ROSETO, MANDATORICCIO, CARIATI, CALOPEZZATI. Sono ricompresi in questi comuni le zone per ora visitate e che, presto, potrebbero rappresentare l’avvio più diffuso ed esteso di una diversa stagione di marketing territoriale destinato ad un target centro-nord europeo. L’obiettivo, secondo quanto appreso dai diretti interessati, è quello di ripetere nella Calabria ionica il successo già riscontrato in Spagna.

Nei giorni scorsi, oltre una ventina di agenti immobiliari, catapultati in loco da TONY GATEHOUSE, titolare della “PROPERTY MARKET ITALY” – Società Immobiliare spagnola, hanno perlustrato la costa del basso ionio cosentino, alla ricerca di spazi ancora vergini dove costruire angoli da sogno per acquirenti inglesi ed irlandesi. Una vera e propria full immersion nell’identità enogastronomica, attraverso la visita, tra le altre cose, delle aziende d’eccellenza del territorio crotonese e cosentino.

“La gentilezza riscontrata nel popolo calabrese, l’amore verso questo Sud, verso la sua cultura e verso la bellezza orografica della sua fascia costiera hanno spinto ancora una volta TONY GATEHOUSE –tengono a ribadire dal suo Staff- a tornare in questa Regione, per continuare ad rinvestire”.

In passato, con la sua Società, sempre in Calabria, GATEHOUSE ha realizzato la vendita di 1.657 appartamenti in soli due anni e mezzo. Inglesi ed irlandesi gli acquirenti. Oggi, torna, e porta con sé le più importanti agenzie di quei due Paesi, mettendoli a contatto con costruttori del posto, con professionisti capaci e con studi di architettura competitivi, tra cui la New Projection.

Negli ultimi 10 anni, la società madre alla quale appartiene la Società di Marketing “Property Market Italy”, ha venduto più di 5.598 unità abitative in Spagna. La stessa ambizione, nonostante il clima economico mondiale non sia dei migliori, li spinge ora qui in Calabria, nel basso ionio cosentino. TONY GATEHOUSE non ha dubbi: “è possibile ripetere quell’operazione che si è rivelata volano di sviluppo per quell’area ispanica interessata dai nostri precedenti investimenti”.

Nella delegazione locale che ha accompagnato, in tour, il gruppo di agenzie immobiliari, vi era anche il Presidente del Consiglio Provinciale di Cosenza Leonardo TRENTO, dimostratosi punto di riferimento per la costruzione di una prima ed utile rete di contatti e di disponibilità per accompagnare questa sfida importante, imprenditoriale e turistica, capace di veicolare un’immagine più attraente di questi territori rispetto a target altrimenti irraggiungibili, coinvolgendo –appare questo il valore aggiunto dell’intera operazione- diversi attori locali.

3 feb 2009

Polemiche Consiglio provinciale: i Consiglieri del Centrodestra mentono sapendo di mentire

Quanto affermato ieri dai Consiglieri provinciali appartenenti ai gruppi del Centrodestra, in merito allo svolgimento dei lavori del Consiglio provinciale di Cosenza, il quale non avrebbe "discusso su viabilità provinciale e stato di dissesto delle nostre strade", è falso e gli stessi consiglieri mentono ben sapendo di mentire.
Il Consiglio provinciale di Cosenza è stato convocato dal sottoscritto in seduta straordinaria per ieri 2 Febbraio 2009 per discutere su 11 argomenti posti all'ordine del giorno.
Tra questi argomenti non figurava nessun punto per discutere dell'emergenza maltempo e dei danni causati dallo stesso nei giorni scorsi.
Tutto questo si può tranquillamente evincere dai comunicati stampa dei giorni scorsi e dagli avvisi di convocazione che sono stati notificati ai consiglieri provinciali in data 23 Gennaio 2009.
E’ stato soltanto grazie al Presidente della Provincia, Gerardo Mario OLIVERIO che, preliminarmente, all'inizio della trattazione degli argomenti inseriti all'ordine del giorno, ha chiesto di poter prendere la parola sulla questione, se il Consiglio è stato informato sugli eventi calamitosi che hanno interessato e continuano ad interessare in queste ore la Calabria e, in particolare, la provincia di Cosenza.
Ai sensi dell'art. 57 del Regolamento che disciplina i lavori del Consiglio Provinciale, ho concesso la parola al Presidente per 10 minuti e, successivamente, allo scadere di questi e su autorizzazione di tutto il Consiglio Provinciale, ho rinnovato la stessa per altri 10 minuti.
Dopo ampia discussione durata per quasi un'ora, e nel corso della quale sono intervenuti numerosi consiglieri provinciali, si è chiusa la discussione e –su proposta dello stesso Presidente OLIVERIO- si è demandato alla Conferenza dei Capigruppo la predisposizione di un documento unitario in cui verrà contenuta la sintesi del dibattito svoltosi in Consiglio Provinciale.
Chiuse le comunicazioni del Presidente si sono aperti i lavori del Consiglio provinciale che hanno visto la trattazione, per circa due ore, di 7 degli 11 punti posti in discussione nella seduta di ieri. Punti che interessavano diversi argomenti trai quali un'interrogazione consiliare e due ordini del giorno presentati dai Consiglieri PUCCI, STRAFACE e BRUNO tutti e tre appartenenti all'opposizione consiliare.
Terminata la discussione sui punti suddetti e nel mentre il Consiglio doveva affrontare altri 4 punti inseriti nell'ordine del giorno, su richiesta di Consiglieri appartenenti alla maggioranza su argomenti di grande rilevanza quali la SS 106 Ionica, la metropolitana Cosenza - Sibari, la questione del Nucleare in Provincia di Cosenza e il ridimensionamento del museo di Sibari, i Consiglieri STRAFACE e BRUNO hanno abbandonato l'aula ed hanno fatto mancare il numero legale per interrompere i lavori del Consiglio provinciale e per fare polemica e strumentalizzazione a tutti i costi.
Questi i fatti che fotografano, in sintesi, la seduta del Consiglio provinciale di ieri e che dimostrano che le storielle che qualche sprovveduto Consigliere provinciale di Centrodestra, privo di argomentazioni, vuole per forza raccontare ai cittadini di questa provincia servono solo per prendere visibilità in una campagna elettorale che, per loro, è cominciata troppo in salita.
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