28 mag 2014

Soddisfazione per la rielezione di Angelo Donnici a Mandatoriccio. Continuerà impegno in favore del Territorio

Esprimo viva soddisfazione per l’importante conferma elettorale ed amministrativa riscossa dall’uscente Sindaco di Mandatoriccio, Angelo Donnici e dalla sua squadra di governo. Si tratta di una ulteriore vittoria locale che si inserisce nel quadro già largamente positivo dello straordinario risultato politico da noi ottenuto alle europee.

A Mandatoriccio, divenuto in questi ultimi anni comune di riferimento nel basso ionio cosentino per innovazione nelle politiche pubbliche, è stata premiata un’azione di governo lungimirante, illuminata ed efficace nella sua capacità di programmazione e di offrire risposte alle attese ed alle esigenze della comunità amministrata.

La conferma di Angelo Donnici nel ruolo di Primo Cittadino ci consente, inoltre, di proseguire quell’impegno territoriale, ispirato alla coesione sulle grandi emergenze ed opportunità condivise, che in più occasioni, nel corso di questo primo mandato, ha visto proprio nel Sindaco di Mandatoriccio un prezioso elemento di stimolo e di collante inter-istituzionale.

Basti qui solo citare le iniziative che hanno visto Donnici protagonista sulla vertenza della chiusura dell’Ospedale di Cariati, sulla soppressione del Tribunale di Rossano, sull’isolamento infrastrutturale del basso ionio e della Sila Greca, sull’emergenza dissesto idrogeologico e sul contrasto all’apertura della discarica privata a Scala Coeli.

All’amico Donnici, agli assessori uscenti ed a tutto il consiglio comunale, oltre agli auguri per questa nuova fase istituzionale a servizio della propria cittadina e del territorio, ribadisco i complimenti per il lavoro svolto fino ad oggi ed il mio pieno appoggio in questo nuovo mandato di governo.

17 mag 2014

Aeroporto di Sibari, Nencini: "Serve unitarietà. Necessario un nuovo governo regionale autorevole". Trento: "Ritardo inspiegabile PD nella scelta del candidato presidente"




Aeroporto a Sibari? L’attesa, l’esigenza e la richiesta di questo importante territorio ha e può avere un senso se vi è, a monte, una pulizia istituzionale ed una cornice regionale coerente ed unitaria. Se, così come si sta cercando di fare in altre regioni e per altri aeroporti con numeri diversi e più importanti di quelli, si percorrerà la strada di un necessario riordino dei tre scali calabresi (uno funzionante e due no, rispetto ai volumi di traffico ed ai buchi di bilancio), e guardando ad esempio in modo diverso anche all’ipotesi di una gestione unitaria degli esistenti, allora la battaglia per il quarto scalo sarà regionale e quindi più efficace di come non lo è oggi. – È quanto ha spiegato il vice ministro alle infrastrutture e segretario nazionale del Partito Socialista, Riccardo Nencini che, al termine di un tour elettorale che lo aveva portato prima nella vicina Città di Cassano allo Ionio, ha concluso, presso il Miramare Palace hotel di Trebisacce l’affollato incontro dal titolo “Infrastrutture e Sviluppo nella Sibaritide e nell'alto Ionio”. – Oltre a Nencini, sono intervenuti il Sindaco della Città Bandiera Blu 2014 e consigliere provinciale del PSI Franco Mundo ed il candidato socialista alle europee del prossimo 25 maggio Mario Serpillo presidente Unione Coltivatori Italiani. – Hanno partecipato all’evento anche Pierino Lopez capogruppo alla Provincia del Psi, Gianni Papasso Sindaco di Cassano allo Ionio, l’assessore provinciale alle Politiche del territorio Leonardo Trento, Franz Caruso, segretario provinciale del Psi e Luigi Incarnato segretario regionale del Psi. Nutrita la platea, diversi gli amministratori presenti tra i quali, Antonello Ciminielli di Amendolara, Roberto Rizzuto di Villapiana, Cesare Marini di San Demetrio Corone, Tonino Santagata di Castroregio e Salvatore Aurelio di Albidona.

L’ammodernamento della SS106 rappresenta oggi – ha continuato Nencini – la seconda grande opera italiana, per importo del finanziamento complessivo, dopo il traforo del Brennero. Entro 3 anni dovrebbe essere terminato il tratto fino a Trebisacce-Cassano. Ma anche su questo grande progetto – ha precisato il vice ministro – senza una regione autorevole, senza un accordo tra tutti i soggetti coinvolti, senza una cornice istituzionale chiara e pulita l’unico rischio che si corre è quello di iniziare opere che si interromperanno in futuro. Avere, quindi, un governo regionale autorevole – ha concluso il segretario nazionale del PSI – col quale costruire una posizione unitaria sulle grandi sfide infrastrutturali, alla luce della prossima programmazione comunitaria, è strategico ma anche condizione senza la quale non si va avanti.

E sui rischi che corre il PD ed il centro sinistra in vista delle prossime regionali di autunno è ritornato con forza l’assessore provinciale Leonardo Trento che parlato di ritardo inspiegabile nella scelta e proposta di un proprio candidato presidente della giunta. Non siamo ancora capaci – ha ribadito Trento – di trasmettere e comunicare alla gente, come centro sinistra, un messaggio chiaro programmatico di alternativa rispetto all’evidenza del malgoverno del centro destra. Stiamo perdendo una occasione storica. Non stiamo purtroppo proponendo alcuna alternativa credibile e forte. Si sta perdendo colpevolmente tempo. Questa preoccupazione, che sento in mezzo alla gente – ha proseguito TRENTO – affido al nostro segretario nazionale perché se ne faccia interprete presso il PD nazionale. – Trento ha infine chiesto di dare forza, attraverso il voto a Mario Serpillo, alla componente socialista italiana all’interno del PD/PSE per far ricominciare – ha detto – la storia riformista e progressista e per iniziare a porre un freno alle politiche europee di sola austerità.

9 mag 2014

Centro sinistra scelga subito il proprio candidato per le elezioni regionali in Calabria

Non c'è occasione pubblica nella quale non stiamo ribadendo la necessità di non disperdere, all'interno del centro sinistra calabrese, alcuno sforzo in vista delle europee del prossimo 25 maggio. Perché questo momento di verifica, già strategico per le sue implicazioni nazionali e per i nuovi equilibri comunitari, rappresenterà anche un test regionale decisivo per avviare, con le elezioni del prossimo novembre, il superamento definitivo della pessima parentesi del governo di centro destra.

Ma se, questa, è la linea sulla quale ci stiamo confrontando in questi giorni con tantissimi simpatizzanti ed elettori in tutte le province calabresi, non può non apparire altrettanto motivato ed urgente l'invito, rivolto dalla base ai vertici dei nostri partiti, a non perdere ulteriore tempo prezioso nella scelta di un nostro autorevole e credibile candidato a presidente della prossima giunta, capace di sintetizzare ed esprimere tutte le caratteristiche vincenti per essere veramente alternativo al centro destra. 

Il rischio di arrivare o anche solo di apparire impreparati o, peggio, divisi al nostro interno su questa che resta, soprattutto in questa fase delicata ed utile, l'elemento decisivo per confrontarsi con gli avversari e con una coalizione ipotecata dalle ultime vicende del Governatore uscente, non è e non sarà né contemplato né tollerato dai calabresi. Sarebbe ed è già oggi stesso imperdonabile. La scelta ed il metodo di primarie serie e previste dalla normativa regionale in vigore, per la scelta del candidato a presidente rappresentano ormai un punto morale di non ritorno, non soltanto nell'immaginario della nostra gente ma in una più diffusa e trasversale consapevolezza democratica, come risposta ai tanti mutamenti che la politica italiana sta attraversando in questi ultimi anni. Una cosa è certa: ogni dilazione immotivata o che sia segno, reale o apparente, di stallo decisionale interno alle segreterie di partito, si trasformerebbe in un boomerang senza appello per tutto il centro sinistra. E non ce lo possiamo permettere. 

Il nostro augurio, come socialisti, è che le primarie vengano indette e organizzate presto. Che si dia insomma con celerità la possibilità al popolo del centro sinistra di decidere chi dovrà guidare quella necessità di cambiamento, nelle politiche e nelle persone, alla quale non si può più sfuggire. Un augurio il nostro ma anche un impegno, perché riteniamo che la grande tradizione socialista, che ha in Calabria un radicamento ed una storia importante e prestigiosa, debba poter contribuire da protagonista, attraverso una propria proposta di candidato presidente, giovane e radicato nei territori, alla costruzione ed alla condivisione del grande risultato politico, elettorale e sociale al quale tutti ambiamo.

2 mag 2014

In un affollata assemblea a Cariati Gianni Pittella "lancia" la candidatura di Leonardo Trento alla Regione Calabria.

18 miliardi di fondi europei non spesi dall'Italia, a fronte della nostra contribuzione finanziaria all'Unione Europa, offre plasticamente il senso di un gap assurdo che dobbiamo recuperare, in termini di progettazione e capacità di spesa e governo del presente e del futuro. Senza farci trascinare sul terreno della demagogia di Beppe Grillo, della Lega o di Berlusconi, perché ne saremmo tutti inesorabilmente travolti. La grave crisi economica rispetto alla quale oggi si confrontano milioni di famiglie europee, soprattutto al Sud e nel nostro Mezzogiorno, è anzi tutto conseguenza di politiche di austerità e rigore (come l'applicazione teutonica del parametro del 3%), pensate e decise dal Nord Europa e subite alle nostre latitudini. Se vinceremo noi Socialisti e Democratici, la sfida europea del 25 maggio archivieremo l'austerità e lavoreremo al consolidamento di un’Europa politica, agli Stati Uniti d'Europa, all'elezione diretta del Presidente e della Commissione, per avere un governo europeo scelto direttamente dai 500 milioni di europei, un ministro degli esteri che possa parlare una sola voce, quella dell'Europa unita, sullo scenario globale ed una vera banca europea. Credo nell’Europa e nel senso più profondo e ideale dell’Unione europea. Ma, credere nell’Europa, vuol dire anche avere il coraggio di non chiudere gli occhi. Così come è l’Unione europea non funziona. Si è pensato di poter partire dalla moneta e non dalle Istituzioni politiche comuni: questo è il peccato originale di questa Ue. L’Euro senza una vera Banca centrale non può funzionare. Così come una Commissione non votata direttamente dai cittadini o attraverso il Parlamento europeo non può essere legittimata a governare. Bisogna ripartire da una democratizzazione delle istituzioni. Troppo facile scagliarsi contro l’Euro e illudere la gente con un catastrofico ritorno alla lira, all’inflazione, alla svalutazione ed al crollo definitivo dell’economia di questo Paese.

È quanto ha ribadito Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento Europeo, candidato per il rinnovo dell’istituzione democratica comunitaria il prossimo 25 maggio, ospite della Sezione del Partito Socialista “Rocco TRENTO” di Cariati, nel pomeriggio di ieri (giovedì 1 maggio). In una gremita sala del Centro Sociale cittadino, alla Marina, ad accogliere Pittella c’erano il neo segretario cittadino del Psi Giampasquale Trento, il Sindaco socialista di Cariati Filippo Sero e l’assessore provinciale Leonardo Trento, promotore dell’iniziativa pubblica a sostegno di Gianni Pittella. Insieme a lui, anche l’ex assessore regionale Ubaldo Schifino ed il Presidente del Parco del Pollino Mimmo Pappaterra.

E’ molto importante per me – ha esordito PITTELLA, ringraziando l’assessore TRENTO per l’invito e l’impegno – essere qui a Cariati, sotto un simbolo che è stato il mio, quello socialista e che resta il mio ancoraggio ideale e valoriale. Ma sono contento di essere ancora volta a Cariati, che frequento ormai da anni per legami di amicizia ultra decennali, per il ricordo e la stima reciproca che mi lega al compianto Rocco TRENTO ed oggi suoi figli. A Leonardo TRENTO, infine, PITTELLA ha rivolto pubblicamente l’augurio di essere eletto nel prossimo consiglio regionale calabrese.

Con le prossime europee – ha detto Leonardo TRENTO – si aprono anche le prossime competizioni regionali per ridare speranza ad una Calabria che in questi anni è stata piegata su stessa e ad un territorio, la Sibaritide, privata di rappresentanti capaci e credibili, abbandonata a se stessa da tutti i punti di vista: dalla sanità ai trasporti, dagli investimenti turistici all’emergenza ambientale. Registriamo purtroppo – ha continuato – il ritardo che subisce la nostra parte politica nel non essere ancora in grado, a pochi mesi dalle competizioni regionali e di fronte all’evidente sfacelo dell’uscente compagine di centro destra, a fare sintesi ed a presentare subito, così come dovrebbe, il proprio candidato Presidente. Il grande lavoro fatto in questi anni da PITTELLA – ha continuato TRENTO – sintetizza la politica che ci piace. E noi ci auguriamo, come si augurano in tanti, che dopo l’elezione del 25 maggio, attraverso PITTELLA l’Italia possa ritornare con la presidenza dell’Europarlamento sullo scranno più alto ed autorevole di Bruxelles e Strasburgo
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