11 apr 2008

SS 106 Rossano - Crucoli allargabile e sicura in 1 anno

12 mesi: ecco il tempo necessario ad avviare e cantierare i lavori di allargamento a 12 metri e messa in sicurezza dei tratti extraurbani dell’attuale tracciato della SS106 nel tratto Rossano-Crucoli. Investimento richiesto: un cinquantesimo della spesa necessaria per la costruzione di un nuovo tracciato e, soprattutto, con tempi molto ma molto inferiori. Stiamo parlando di circa 30 Milioni di Euro.
Finanziamenti? Si può attingere, da subito, ai fondi ANAS già previsti e disponibili proprio per la messa in sicurezza stradale.
Lo hanno ribadito e spiegato, a Cariati e Mirto Crosia, nel corso di due incontri elettorali svoltisi ieri sera, Leonardo TRENTO – Presidente del Gruppo Socialista in Consiglio Provinciale e Candidato alla Camera e l’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Luigi INCARNATO.
Se, da una parte, è vero che, al di là di una troppo facile inclinazione a fornire garanzie in merito alla realizzazione del nuovo tracciato della SS106, i tempi progettuali e di avvio restano piuttosto lunghi, dall’altra appare di facile, immediata e concreta attuazione la proposta di attivare un tavolo di concertazione con l’ANAS, col Ministero delle Infrastrutture e con la Regione Calabria per verificare le reali intenzioni sulla soluzione alternativa: allargare, intanto, oggi, il tratto extraurbano della SS106 tra Torretta di Crucoli e Rossano e che interessa il territorio dei comuni di Crosia, Calopezzati, Pietrapaola, Mandatoriccio, Scala Coeli e Cariati.
TRENTO ed INCARNATO hanno ribadito, ancora una volta, che l’unico tratto escluso da sempre ed anche dalle ultime previsioni di ammodernamento della 106 resta quello ricompreso tra Sibari a Catanzaro.

Il tratto ricompreso tra Rossano e Crucoli fotografa i 40 km tra i più disastrati e pericolosi di tutti i 415 km dell’intero tratto calabrese della SS106 (sui 491 totali da Taranto a Reggio Calabri).

Leonardo TRENTO e Luigi INCARNATO ritengono possibile intervenire sin da subito con un progetto che preveda l’allargamento almeno a 12 metri di questo tratto e, soprattutto, in tempi e costi molto contenuti rispetto a quelli della costruzione di un nuovo tracciato alternativo a monte di quello esistente.
Questa soluzione –ha sottolineato Leonardo Trento- consentirebbe oggi, senza aspettare, maggiore sicurezza per le migliaia di utenti della SS106 ed una prospettiva di considerazione per le inattese aspettative di tutto il territorio. Per noi che viviamo ed operiamo su questo territorio, questa era e rimane una priorità reale e tangibile, affrontabile e risolvibile; molto meno fumosa, forse, dei cliché elettorali sulle cosiddette “priorità infrastrutturali per il Sud” che in queste ore, dal tirreno allo ionio, stanno condendo di retorica enfasi e promesse non pochi interventi elettorali, destinati ad essere dimenticati all’indomani del 15 Aprile dagli stessi oratori.
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