11 feb 2008

Ordine del giorno Consiglio Provinciale su problematica SS 106

Allargamento e messa in sicurezza dei tratti extraurbani dell’attuale tracciato della SS106 nel tratto Rossano-Crucoli. Investimento richiesto: un decimo della spesa necessaria per la costruzione di un nuovo tracciato e, soprattutto, con tempi molto ma molto inferiori. Attivare immediatamente un tavolo di concertazione con l’ANAS, col Ministero delle Infrastrutture e con la Regione Calabria per verificare le reali intenzioni su questa soluzione alternativa e concreta per la 106 jonica.

E’ questa, in sintesi, la proposta contenuta in un ordine del giorno ad hoc formalmente presentato, stamani, Lunedì 11 Febbraio, al Consiglio Provinciale ed al Presidente Oliverio, dal Capo Gruppo consiliare socialista Leonardo TRENTO.

L’ordine del giorno Trento parte da una constatazione piuttosto eloquente ed ormai avvertita e vissuta all’unisono da tutti i cittadini interessati e penalizzati da questo gap infrastrutturale intollerabile: è inspiegabile, cioè, come l’unico tratto escluso da sempre ed anche dalle ultime previsioni di ammodernamento della 106, ribadite di recente a Rossano dallo stesso Ministro Di Pietro, resti quello ricompreso tra Sibari a Catanzaro.

Non solo.

TRENTO dimostra e spiega nell’ordine del giorno come, in particolare, il tratto ricompreso tra Rossano e Crucoli, e che interessa il territorio dei comuni di Crosia, Calopezzati, Pietrapaola, Mandatoriccio, Scala Coeli e Cariati, “custodisca” i circa 40km più disastrati e più pericolosi di tutti 415km dell’intero tratto calabrese della SS106 (sui 491 totali da Taranto a Reggio Calabri) e come, paradossalmente, proprio e soltanto questo tratto, ricompreso più di altri tra le strade più pericolose d’Italia, resti escluso da ogni investimento futuro.

Si tratta –sostiene TRENTO- di una decisione che mortifica i diritti di cittadinanza degli abitanti di questa parte di Calabria e che diventa ancor di più inaccettabile se si considerano sia l’ampliamento a 4 corsie con spartitraffico centrale per tutti i 39km che attraversano il tratto pugliese della SS106, sia l’adeguamento a 4 corsie per 14km e, a breve, di altri 20km dei totali 37km del tratto lucano della SS106.

Oggi tuttavia –argomenta il Presidente del Gruppo Partito Socialista in Provincia- è possibile intervenire sin da subito con un progetto che preveda l’allargamento almeno a 12 metri e, quindi, la messa in sicurezza, nei tratti extraurbani dei comuni di Rossano, Crosia, Calopezzati, Pietrapaola, Mandatoriccio, Scala Coeli, Cariati e Crucoli, a tempi e costi molto contenuti rispetto a quelli della costruzione di un nuovo tracciato alternativo a monte di quello esistente (soluzione, quest’ultima, piuttosto fantasiosa, anzi mai realizzabile).

Tale soluzione, per Leonardo TRENTO, consentirebbe maggiore sicurezza per le migliaia di utenti della SS106 ed una prospettiva di considerazione per le inattese aspettative di tutto il territorio. Da qui la richiesta al Presidente On. Mario OLIVERIO di attivare, con urgenza, un tavolo di concertazione con l’Anas, il Ministero e la Regione.

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