Nessun euro dei fondi europei in scadenza al 31 dicembre 2015 dovrà andare perduto. E su questa sfida, il centro sinistra, all'indomani della vittoria elettorale, dovrà e saprà dimostrare non soltanto di avere le idee chiare ma di essere incisivo e determinato, invertendo subito rotta rispetto al fallimento del centro destra. Non possiamo permetterci questa beffa ulteriore. Sono troppe le emergenze aperte in questa regione. La Calabria ha bisogno come il pane delle risorse comunitarie. È purtroppo fondato l'allarme lanciato dalla CGIL Calabria, rispetto al rischio di dover restituire una grossa fetta di fondi comunitari non spesi entro il 2015 (oltre un miliardo). La politica ha adesso una responsabilità storica: non ripetere lo stesso errore e recuperare tempo, progetti e risorse. Per il futuro di questa regione.
È quanto dichiara Leonardo Trento, assessore provinciale uscente al governo del territorio per il quale, sulla capacità di riposizionare il ruolo ed il peso della Calabria di domani nello scenario europeo, a partire da una governance adeguata delle ingenti risorse messe a disposizione dell'Unione Europea, tutta la politica regionale, in particolare il centro sinistra, si giocherà tutte le chance di successo complessivo del governo dei prossimi mesi ed anni.
Fa bene la CGIL a denunciare le tante scelte sbagliate, i ritardi, i dannosi temporaggiamenti e le troppe inesattezze accumulate, sulla testa dei calabresi, ipotecando la soluzione delle troppe emergenze e delle attese di sviluppo di questa terra. Insieme ai disastri determinati nella sanità, la questione aperta dei fondi europei rappresenta l'emblema del fallimento di una stagione e di una classe politica che nella Giunta Scopelliti, nei suoi consiglieri e nei suoi sostenitori territoriali, ha trovato la sua espressione peggiore.
Occorrerà avviare sin da subito una verifica dettagliata di tutte le procedure aperte e di tutte le risorse rimaste al palo, riattivando i procedimenti bloccati, accelerando tutti gli iter, mettendo mano ad eventuali progettazioni già pronte e se necessario destinando risorse in altre direzioni strategiche, in tema di infrastrutture materiali ed immateriali e della mobilità, leve obbligate per rimettere la regione sulla strada del progresso, dello sviluppo sostenibile e della competitività.
È su questa sfida epocale che la nuova Giunta regionale, guidata da Mario Oliverio, dovrà e saprà segnare un punto di non ritorno.